Manovra correttiva, Berlusconi: “Si sommano due torti: uno dell’Ue e l’altro di Renzi”

L’Ue ci ingiunge di fare una manovra correttiva di 3,4 miliardi di euro? “In questa vicenda si sommano due torti, uno europeo e uno italiano”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in un’intervista a La Stampa su vari temi: “Entrambi vanno al di là della responsabilità contingente del governo Gentiloni, che si trova a gestire una situazione che ha ereditato”.

Il torto dell’Europa, ha osservato l’ex premier, “è quello di applicare un rigore burocratico e formalistico, che non tiene conto né delle esigenze dello sviluppo, né delle particolari condizioni dell’Italia, dall’emergenza profughi a quella dei terremoti“, dall’altro lato, “il governo Renzi ha impostato un bilancio in deficit, quindi creando ulteriore indebitamento, non per fare investimenti o per rilanciare lo sviluppo, ma per distribuire promesse di denaro a pioggia in vista del referendum. Quel progetto è fallito, ma sono rimasti i conti da pagare”.

L’era Trump? “Io da un lato vedo con molto favore il ritorno ad una collaborazione con la Russia di Putin che per l’America e tutto il mondo libero dev’essere un amico e un alleato, non certo un nemico. Dall’altro vedo tutti i rischi di un ritorno all’isolazionismo. Sarebbe un grave errore, se accadesse, sia per il mondo intero, ma anche per l’America“.

Infine, parlando dell’astensione della Lega sul voto su Tajani all’Europarlamento, nota: “Sono rimasto molto deluso. Non credevo che la Lega potesse essere indifferente nella scelta fra un moderato espressione del centro-destra e un esponente del Pd sostenuto da tutta la sinistra. Faccio fatica a capire, ma non voglio polemizzare: per me le ragioni dell’alleanza sono più importanti”.

Dalle pagine del Corriere della Sera il leader della Lega ha ribadito che al centrodestra servono le primarie, chiedendo di celebrarle “il weekend prima di Pasqua, l’8 o il 9 aprile, mi pare un’ottima data”. Il problema è che Berlusconi non saprà se potrà ricandidarsi prima della sentenza di Strasburgo sulla sua eleggibilità.  “Spero che gli venga restituita domattina perché lo merita – ha detto Salvini -. Però, in tutta onestà, non è che possiamo aspettare l’Europa. Non possiamo sospendere la democrazia in attesa della sentenza. Nel suo partito, Berlusconi sarebbe certamente in grado di indicare altri esponenti in gamba”.