Salvini, nuove frasi shock contro i migranti: “Diamogli le noccioline”

Ancora una volta Matteo Salvini, presidente della Lega Nord, alza la voce contro i migranti: “Bisogna salvare chiunque in mezzo al mare, ma poi riportarlo indietro. Bisogna scaricarli sulle spiagge, con una bella pacca sulla spalla, un sacchetto di noccioline e un gelato”. Dalla trasmissione “La Zanzara“, andata in onda su Radio 24, inneggiando ad un infruttuoso scontro sociale, afferma: “Con gli immigrati che arrivano in Italia è in corso una sostituzione etnica vera e propria”.

Il leader del carroccio si scaglia anche contro Bello Figo, il rapper di origini ghanesi, autore di brani-provocazione a favore dei migranti. Il cantante, di recente, si è trovato al centro di alcune polemiche dopo lo scontro televisivo contro la politica Alessandra Mussolini. “Lo manderei a raccogliere il cotone. E anche i pomodori, le arachidi e le banane“, dice Salvini, che attacca anche il tenore Andrea Bocelli e i tre ragazzi de “Il Volo”, a cui da degli “sfigati”: “Hanno la grande colpa di non aver voluto cantare per Donald Trump nella cerimonia d’insediamento. Quando ho letto che hanno detto di no al neo eletto presidente ho provato una profonda tristezza. Sono tre sfigatelli. Comunque ognuno fa quello che vuole. La musica non ha colore politico, sarebbe stato bello avessero cantato a prescindere. Ma sono tre fessacchiotti, dai”.

Tornando poi sulla questione migranti, il populismo del presidente della Lega non risparmia il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento immigrazione del ministero dell’Interno: “Morcone dovrebbe dimettersi. Un tizio che governa l’immigrazione in tutta Italia, si candidò col Pd a Napoli e fortunatamente fu trombato – prosegue con toni molto ‘pacati’ ai microfoni di Radio 24 -, e ora vorrebbe imporre a ogni sindaco, a ogni cittadino, la quota minima di immigrati, è uno che dovrebbe prendere il primo barcone ed essere spedito dall’altra parte del Mediterraneo. Morcone fa rima con barcone, ma come ti permetti di imporre?”.

Quindi, lo accusa: “Non possiamo ospitare tutta l’Africa in Italia. Morcone aiuta i delinquenti e favorisce l’immigrazione clandestina. E’ un prefetto che invece di tutelare l’ordine pubblico si preoccupa di spalmare casini in giro per l’Italia, è uno che dovrebbe cambiare mestiere”.

Parole che incitano allo scontro sociale e ad innalzare barriere, piuttosto che di politica. Dopotutto la politica vera si fa stando seduti in Parlamento, legiferando e dando voce agli ultimi, a chi lo Stato trascura o non presta ascolto, non lanciando polemiche gratuite tramite trasmissioni radiofoniche che diventano mezzi per fare audience e per accrescere la propria popolarità.