Aleppo, Kerry: “I bombardamenti di Assad sono un crimine contro l’umanità”

“Il bombardamento cieco da parte del regime viola il diritto internazionale e in molti casi rappresenta un crimine contro l’umanità, un crimine di guerra e deve cessare”. Non usa mezzi termini il segretario di Stato americano, John Kerry, che a Parigi – al termine della riunione dei 10 Paesi occidentali e arabi che si oppongono a Damasco – punta il dito contro il regime siriano per i bombardamenti su Aleppo.

Nella capitale francese le dieci Nazioni coinvolte, tra le quali figura anche l’Italia, discutono il futuro della Siria e il “dopo Assad”. I partecipanti, oltre al nostro Paese, sono Francia, Regno Unito, Usa, Germania, Arabia Saudita, Qatar, Emirati, Giordania e Turchia. A parte del vertice parteciperà anche il rappresentante dell’opposizione siriana Riad Hijab, e il presidente del consiglio locale di Aleppo est, Brita Hagi Hassan.

Sul tavolo, l’emergenza umanitaria di Aleppo e la necessità di riprendere i negoziati sulla base della risoluzione Onu di venerdì, bloccata dal veto russo e cinese, che chiedeva la cessazione immediata delle ostilità e degli attacchi ai civili. Il conflitto siriano, ha concluso Kerry da Parigi, è “la peggior catastrofe dopo la Seconda guerra mondiale”.

Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault ha dichiarato che l’opposizione siriana è “pronta a riprendere i negoziati con il regime senza pre-condizioni. Servono le basi per una vera transizione politica, i negoziati devono riprendere su basi chiare, nel quadro della risoluzione Onu”.

Intanto ad Aleppo Est “sono cessate le ostilità in modo che i civili possano lasciare la città“. E’ quanto ha dichiarato il portavoce del ministero russo della Difesa, il generale Igor Konashenkov. Secondo il Cremlino, inoltre, “solo in un giorno sono stati evacuati più di 20mila civili, mentre oltre 1.200 militanti hanno deposto le armi”.