A scuola per vivere: l’Unhcr avvia la campagna #mettiamocelointesta

Dodici Paesi ad alto rischio analfabetismo, 3,7 milioni di bambini che non usufruiscono di istruzione scolastica, 1 milione e 750 mila dei quali non sostengono nemmeno le scuole primarie. Questi i numeri evidenziati dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), il quale ha avviato la campagna di sensibilizzazione #mettiamocelointesta, presentata a Roma il 21 novembre scorso all’interno del Teatro Quirinetta. Una raccolta fondi, per contribuire alla scolarizzazione dei tanti minorenni che lasciano il proprio Paese, avviata da un singolare slogan promozionale: un libro posto simbolicamente sopra la testa, per richiamare al valore della cultura che, molte volte, rappresenta l’unica vera forma di emancipazione dal dramma dell’immigrazione.

Come spiegato da Unhcr, solo il 50%  dei bambini fuggiti da zone di conflitto riescono a ottenere almeno l’istruzione primaria (la media globale si attesta attorno al 90%). Il numero di minorenni presenti all’interno dei campi, in costante aumento dal 2011 a oggi, ha registrato, nel 2014, un vertiginoso picco pari al 30%. Cinque volte più alto del normale, per loro, il rischio di non accedere all’iter scolastico, un dato che va a crescere di pari passo all’avanzare dell’età: solo il 22% riesce infatti a ottenere una formazione secondaria, addirittura l’1% ha la possibilità di frequentare un’università.

La scuola come deterrente alla realtà di violenza e soprusi, la quale, spesso, è l’unica che i giovani occhi di questi bambini hanno conosciuto; un luogo al riparo dalle guerre e dai danni psicologici che queste provocano, il laboratorio di un futuro che non sia di sofferenza. Questo è quanto dichiarato da Carlotta Sami, portavoce Unhcr Europa, la quale, nel corso della presentazione della campagna, ha raccontato le sue esperienze nei campi profughi allestiti in zone colpite da conflitti bellici, specificando come, tra i più giovani, l’esigenza di un’istruzione sia tangibile e necessaria. Da qui l’avvio della raccolta #mettiamocelointesta, a sostegno del programma “Educate child”, iniziato nel 2012 e che ha già riportato nelle scuole oltre 570 mila bambini, contribuendo, peraltro, alla riabilitazione di edifici scolastici danneggiati dai bombardamenti.

L’obiettivo di Unhcr è di garantire, in questo modo, un posto fra i banchi ad almeno 1 milione di giovanissimi. La donazione potrà essere effettuata al numero solidale 45516, fino al prossimo 11 dicembre. E chissà, per quella data, forse, la speranza dei più piccoli fra i rifugiati, avrà preso la conformazione di una reale possibilità.