A conclusione del Giubileo, il Papa firma la Lettera Apostolica “Misericordia et Misera”

“Misericordia et Misera”. È il titolo della lettera apostolica del Papa, che verrà presentata lunedì prossimo, 21 novembre, nel corso di una conferenza stampa in programma presso la Sala Stampa della Santa Sede in occasione della conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Alla conferenza stampa del 21 novembre – informa la Sala Stampa vaticana – interverrà monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Il monsignore, in una recente intervista parlando della chiusura del Giubileo straordinario, ha parlato della grande affluenza di pellegrini a Roma, ben oltre le aspettative: “Sotto le porte sante di Roma, sono passati più di 21 milioni di pellegrini”. In eredità, ha proseguito monsignor Fisichella, il Giubileo lascia “la grande gioia innanzitutto provocata dal mettere di nuovo al centro della vita della Chiesa la misericordia”.

Papa Francesco ha firmato la sua lettera apostolica al termine della celebrazione eucaristica. ‘Misericordia et misera’ è indirizzata a tutta la Chiesa per continuare a vivere la misericordia con la stessa intensità sperimentata durante l’intero Giubileo straordinario. In rappresentanza di tutto il Popolo di Dio, hanno ricevuto la Lettera dalle mani del Papa: il card. Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila, una tra le più grandi metropoli del mondo; mons. Leo William Cushley, Arcivescovo di Saint Andrews ed Edimburgo; due sacerdoti Missionari della Misericordia, provenienti rispettivamente dalla Repubblica Democratica del Congo e dal Brasile; un diacono permanente della Diocesi di Roma, insieme alla sua famiglia; due suore, provenienti rispettivamente dal Messico e dalla Corea del Sud; una famiglia composta da genitori, figli e nonni originari degli Stati Uniti d’America; una coppia di giovani fidanzati; due mamme catechiste di una Parrocchia di Roma; una persona con disabilità e una persona malata.

Il titolo della lettera è stato preso da una frase di Sant’Agostino in cui racconta l’incontro tra Gesù e l’adultera, scritta per incoraggiare i cristiani a proseguire sulla strada del perdono: “Remansit solus et sola; remansit creator et creatura; remansit miseria et misericordia; remansit quae suum reatum agnoscebat, et qui peccatum dimittebat” (Soli restarono lui e lei; restò il Creatore e la creatura; restò la miseria e la misericordia; restò lei consapevole del suo reato e lui che ne rimetteva il peccato) recitava testualmente il sermone. Il testo della lettera apostolica verrà reso noto solo domani, ma dalle indiscrezioni circolate pare che il Papa abbia deciso di allargare oltre il periodo giubilare la possibilità di assolvere le donne dal grave peccato dell’aborto. Una possibilità che era stata introdotta per il Giubileo della Misericordia.