Hillary Clinton: “Delusa, ma non dobbiamo arrenderci mai”

“Dio solo sa quanto sono delusa da questo risultato, ma non arrendiamoci mai”.Hillary Clinton per la prima volta dopo la sconfitta elettorale torna a parlare in pubblico, con il volto segnato da un risultato che non avrebbe mai immaginato.

“Non volevo uscire di casa”

La Clinton ha confessato che per giorni non ha voluto neppure uscire di casa. “Voglio dire che venire qui stasera non è stata la cosa più facile per me”, ha esordito, salendo sul palco organizzato a un gala, a Washington, del Children’s Defense Fund. “Ci sono stati alcuni momenti in questa settimana in cui ho voluto solo rannicchiarmi con un buon libro o i nostri cani e non tornare più a uscire di casa”.

“L’America è divisa”

Per Clinton, il voto per le presidenziali ha mostrato profonde divisioni “nel Paese più grande del mondo”. “Nelle scorse settimane molte persone si sono chieste se l’America è il Paese che pensavamo che fosse – ha spiegato – Le divisioni messe a nudo dal voto hanno radici profonde ma credetemi quando dico che l’America è più di questo”.

“Nessun bambino dovrebbe avere paura”

L’ormai ex candidata alla Casa Bianca ha anche citato, seppur non direttamente, il presidente eletto Trump, facendo riferimento all’episodio di una bambina del Nevada che era scoppiata in lacrime per paura che i suoi genitori siano espulsi dagli Stati Uniti: “Nessun bambino dovrebbe vivere con una paura come questa – ha detto Hillary Clinton criticando il magnate repubblicano sul tema dell’immigrazione – Nessun bambino dovrebbe avere paura di andare a scuola perché è `latino´ o afroamericano o musulmano o perché ha una disabilità”.

Niente autocritica

Niente autocritica politica però, nel suo discorso; e questo nonostante il presidente Usa Barack Obama nella sua conferenza stampa prima di partire per l’Europa – pur non attribuendo a Hillary responsabilità nella sua disfatta alle elezioni presidenziali – era entrato nel merito del voto, facendo capire che non ha fatto abbastanza per conquistare l’elettorale bianco rurale, come invece era riuscito a fare lui nel 2008 e nel 2012.