“Spalate la neve dando la precedenza alle donne”. E Stoccolma finisce nel caos

La città di Stoccolma è stata ricoperta da quasi quaranta centimetri di neve, record assoluto delle nevicate novembrine negli ultimi centoundici anni. La città è finita nel caos, anche perchè il “politicamente corretto” è uscito alla ribalta in versione invernale, ovvero “uguaglianza di genere nello spalare la neve”, così com’è stata chiamata la decisione amministrativa presa dalla sindaca Karin Wanngård. Imporre agli addetti municipali di ripulire da neve e ghiaccio prima i marciapiedi e le piste ciclabili, dove statisticamente circolano di più le donne, a piedi o in bici, e poi le strade, le corsie automobilistiche che di solito sarebbero più frequentate dai maschi. “Anche le donne hanno il diritto di circolare sicure quando gela o fiocca troppo“, disse al momento della decisione l’assessore ai Trasporti di Stoccolma, aderente al partito di Verdi, spiegando che d’inverno le donne sono più spesso vittime di incidenti rispetto ai loro concittadini maschi.

Il nuovo sistema, disse, avrebbe permesso una circolazione invernale più ordinata, e forse una sicurezza più equa. Ma lo “snökanon” di mercoledì scorso, ovvero la “cannonata di neve”, così come vengono chiamate in Svezia certe precipitazioni eccezionali, sembra smentire tutto: perché il politically correct non ha evitato il caos totale della città, né protetto in modo particolare le donne ma nemmeno gli uomini.

Scivolate, fratture e ritardi hanno colpito tutti: sono stati registrato 1.500 reclami alle autorità, con vari ricoveri all’ospedale e minacce di cause giudiziarie; tram e autobus bloccati, vetture lasciate sulle tangenziali, vie e piazze intere trasformate in labirinti polari, scuole chiuse, automobilisti prigionieri delle loro auto anche per 10 ore di fila, marciapiedi trasformati in piste, ingorghi. Non è poi mancato l’ionia sui social: “Andava meglio quando spazzini e spazzaneve potevano lavorare di testa loro, senza regolamenti di genere…”.

“Qualcosa non ha funzionato – ha ammesso Anders Porelius, dirigente dell’assessorato ai Trasporti – e forse è meglio che in queste ore chi può lavori da casa”. Ma poi ha anche difeso a spada tratta, insieme con il suo assessore, la bontà dell’”uguaglianza di genere nello spalare la neve”. Le motivazioni, secondo lui, sono essenzialmente due: l’Istituto nazionale di meteorologia, che registra certi dati dal 1905, conferma che quest’anno si sono avute fioccate mai viste a Stoccolma, almeno in novembre, fenomeni difficilmente gestibili. Poi, almeno in questi giorni, secondo i rapporti arrivati al Comune il sistema dell’”uguaglianza” sarebbe stato usato troppo poco e non troppo, dunque non può avere colpe eccessive.