Misiani: “Per dl aprile più deficit e 10-11 mld di fondi Ue”

"Su riaperture gira un calendario non veritiero". Maggino: "Da Task Force faro su fasce deboli"

Euro

Per il decreto di aprile anti-Coronavirus “parte del fabbisogno” sarà coperto “con i fondi europei che sono stati svincolati: si tratta di fondi comunitari della programmazione del bilancio europeo, 10-11 miliardi che grazie a una decisione di qualche settimana fa potremo svincolare e riutilizzare per l’emergenza sanitaria, poi dovremo fare comunque ulteriore deficit”. Così il viceministro all’Economia Antonio Misiani a Mattino 5 che spiega: “Chiederemo uno scostamento molto consistente al Parlamento: il prossimo decreto sarà molto consistente, più del decreto di marzo”.

Riaperture

“Circola un calendario che non è veritiero, ma solo verosimile per la gradualità della riapertura delle attività e della vita sociale. Ad oggi non c’è una programmazione decisa: la task force sta iniziando a lavorare in questi giorni, avremo un quadro reale nei prossimi giorni”. Lo afferma Misiani a Mattino 5 ricordando come le prime a ripartire saranno “le attività economiche sociali e civili con basso grado di rischio”. Certo – ammette – “i dati epidemiologici stanno migliorando ma è necessaria la prudenza contro una seconda ondata di contagi, che sarebbe esiziale anche dal punto di vista economico”.

Maggino: “Da Task Force faro su fasce deboli”

Sono 17 le persone nella squadra ideata dal governo per la fase della ripartenza dell’Italia dopo il lockdown imposto dall’emergenza. Accanto a Vittorio Colao, che guiderà il team, ci sono esperti in materia economica, sociale e giuridica. “Esiste la sensibilità e l’intenzione, in questo Governo, al non trascurare i più fragili che purtroppo oggi vivono un disagio ancora maggiore”. Lo dice all’Ansa Filomena Maggino, consigliere della presidenza del Consiglio a capo della Cabina di Regia ‘Benessere Italia’, oggi nella nuova Task Force per la ‘fase 2’. L’emergenza Coronavirus mostra che “determinati asset strategici non devono assolutamente essere fragili: essere strutturati, preparati, consapevoli è un dovere e da molti mesi stiamo lavorando per una governance che rafforzi questi pilastri”.