Terremoto, il governo accelera sul decreto. Renzi: “Snelliremo la burocrazia”

Si è chiusa a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri per varare il nuovo decreto per il terremoto. L’obiettivo, come ha spiegato il premier Matteo Renzi nei giorni scorsi, è quello di “snellire ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia“.

Questa esigenza è stata ribadita dal ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, intervistato dal Messaggero. I tecnicismi, ha assicurato, non ostacoleranno gli aiuti. “E’ un aspetto sul quale siamo al lavoro da fine agosto, perché vogliamo dare risposte utili a chi sta soffrendo”. “Abbiamo finalmente in dirittura d’arrivo due bandi delle regioni fatti con Anac per l’acquisto di 200 stalle mobili e 70 container abitativi per gli allevatori. Con il prossimo decreto verranno raddoppiate direttamente le dotazioni, risparmiando così due mesi. Le Regioni poi ne attiveranno altri in base ai bisogni”, ha dichiarato Martina. “Abbiamo stabilito di portare a 10 milioni di euro l’aiuto per coprire il mancato reddito degli allevatori. È una prima risposta davanti a uno scenario completamente mutato con il terremoto del 30 ottobre. È la più grave emergenza sismica degli ultimi trent’anni”.

Dall’opposizione Silvio Berlusconi intanto ha detto di essere disponibile al dialogo dopo il sisma ma ha anche invitato il presidente del Consiglio a convocare un tavolo. “Se prevenire i terremoti non è possibile – ha detto il leader di Forza Italia – è però doveroso fare tutto il possibile per andare incontro al bisogno delle vittime”. E tuttavia, ha aggiunto,”il governo non abbia riunito ancora un tavolo, non ci ha detto come intende agire. Non si può perdere tempo”.

L’accesso ai finanziamenti “sarà una procedura semplice e basata sugli animali posseduti dalle imprese al 31 luglio 2016. Le erogazioni partiranno da gennaio 2017 e stiamo in queste ore definendo i dettagli tecnici su ovini e suini. Per i bovini stiamo lavorando ad un aiuto da 400 euro a capo, che per un’azienda con 20 animali vorrebbe dire 8 mila euro di sostegno integrativo”

Nel frattempo nuovi disagi dovuti a pioggia e fango si registrano nelle tendopoli delle zone colpite: così ad esempio a Norcia, e c’è ancora chi dorme in auto. Renzi ha incalzato l’Ue, e Bruxelles fa sapere di esser pronta ad aiuti concreti con il meccanismo di protezione civile e il Fondo di solidarietà. Ed è possibile riprogrammare i fondi Ue per le nuove priorità.