Crollo demografico: nella legge di Bilancio misure per agevolare le mamme

Il governo corre ai ripari contro il pericoloso calo demografico che interessa l’Italia. L’ultimo rilevamento Istat, del resto, parla chiaro: ogni anno è come se mancasse all’appello una cittadina di 30 mila abitanti. Gli italiani sono sempre più vecchi, le coppie mettono al mondo uno o due figli al massimo di media mentre aumentano quelle child free.

Il Fertility Day, complici le polemiche che lo hanno accompagnato, non ha avuto fortuna. Fallita parzialmente la campagna di sensibilizzazione Palazzo Chigi ha deciso d’intervenire, inserendo nella manovra 2016/2017 una serie di misure che portino, nel lungo periodo, a un’inversione di tendenza.

Nella legge di Bilancio, su impulso di Ncd, sono previste le misure “Mamma domani“, che garantiscono ottocento euro prima della nascita e mille euro l’anno per l’iscrizione al nido, indipendentemente dal reddito.

Inoltre è confermato il voucher baby sitter per le mamme che rientrano al lavoro subito dopo i cinque mesi di assenza obbligatoria e il bonus bebé ai nuclei familiari con i redditi più bassi: 80 euro al mese, per tre anni per un totale di 960 euro l’anno, a partire dalla nascita del figlio alle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 25 mila euro e per i nuclei con Isee inferiore a 7.000 euro 160 euro al mese pari a 1.920 l’anno.