Paura del terrorismo, negli Usa è “corsa al bunker” (per i ricchi)

In America la paura fa novanta e – chi può – corre a ripari acquistando… un bunker. Le divisioni interne causate da elezioni presidenziali controverse, le sparatorie di massa e – soprattutto – gli attentati terroristici dentro e fuori gli Stati Uniti, stanno spingendo i ricconi di Los Angeles (in California) a costruirsi dei ripari antiatomici sotto i giardini delle ville di Bel Air o Beverly Hills, tanto che il mercato del settore sta vivendo – è il caso di dirlo – un vero e proprio “boom”.

Gary Lynch, general manager di Rising S Bunkers, società texana specializzata nella realizzazione dei famigerati bunker delle star del cinema (e non solo), ha spiegato ai giornalisti del magazine Hollywood Reporter che le vendite nel segmento del lusso sono aumentate in un anno del 700%, e in generale del 150%. In particolare, chi ne usufruisce sono soprattutto attori, sportivi e politici. “Ogni volta che c’e’ un panorama politico turbolento, conclude, il settore registra un picco nelle vendite”.

Bill Gates ha enormi rifugi sotto ognuna delle sue case, a Rancho Santa Fe e Washington. Per questi ricchi, qualche milione non è nulla, è solo una nuova forma di assicurazione”, ha rivelato Robert Vicino, fondatore di una società’ che costruisce bunker in Indiana. Il prezzo per assicurarsi sonni tranquilli? Dai “miseri” 39 mila dollari agli oltre 8 milioni. Un po’ troppo, dopo tutto.