E’ MORTO CIAMPI: IL PRESIDENTE EUROPEISTA

Si è spento questa mattina l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Da tempo era ricoverato in una clinica di Roma e avrebbe compiuto 96 anni il prossimo dicembre. Nato a Livorno il 9 dicembre del 1920, dopo gli studi dai gesuiti si era laureato all’Università Normale di Pisa e, sempre nella stessa città toscana, aveva conseguito una seconda laurea in giurisprudenza.

A pochi minuti dalla sua morte, sono decine i messaggi di cordoglio che sono comparsi su Twitter. Anche il premier Matteo Renzi ha scelto il post dei cinguettii per abbracciare “la signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle istituzioni che ha servito con passione l’Italia”. “Ricordo Carlo Azeglio Ciampi – scrive il ministro Paolo Gentiloni – esempio di coerenza, competenza e dignità. Un grande statista italiano”. “Carlo Azeglio Ciampi – scrive invece David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo – Antifascista, partigiano, Governatore della Banca d’Italia. Onore a un grande italiano”.

Ciampi, vantava una lunga carriera politica e nelle istituzioni. E’ stato Governatore della Banca d’Italia – dove era entrato nel 1946 come funzionario avventizio e la sua prima funzione era quella di protocollare la posta in entrata e ricopiare quella in uscita – dal 1979 al 1993, presidente del Consiglio dei ministri (1993-1994), Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica (1996-1997), quindi Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (1998-1999). E’ stato il primo presidente del Consiglio e primo capo dello Stato – venne eletto il 13 maggio 1999 con una larga maggioranza, 707 voti su 1010 – non parlamentare nella storia della Repubblica, Ciampi fu anche il secondo Presidente della Repubblica eletto dopo essere stato governatore della Banca d’Italia, preceduto da Luigi Einaudi nel 1948.

Nel 2005, Carlo Azeglio Ciampi ha ricevuto il premio Carlo Magno dalla città tedesca di Aquisgrana per il suo impegno volto a garantire l’idea di Europa unita e pacifica e, sempre nel 2005, ricevette honoris causa il David di Donatello per la sua volontà di rilanciare il cinema italiano.