TERREMOTO, RENZI INCONTRA PIANO PER LA RICOSTRUZIONE

Obiettivo: ricostruzione. Il governo si muove per cercare di restituire le case agli abitanti di Amatrice e degli altri comuni colpiti dal sisma del 24 agosto scorso. Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese, ha incontrato a Genova l’architetto Renzo Piano, neo senatore a vita. Il meeting è avvenuto durante un pranzo a casa dell’archistar.

Durante il colloquio Piano avrebbe ribadito le sue convinzioni al premier: prima l’emergenza dopo il disastro, dopo, imprescindibile, un piano per la messa in sicurezza del territorio nazionale. Ha dettato anche la sua personale scaletta degli interventi: il forte significato, pratico e simbolico, di ripartire dalle strutture pubbliche, gli ospedali in prima battuta, le scuole, tutti i presìdi dello Stato che facciano sentire forte il valore della comunità. Per il privato, come Piano ha ribadito anche in passato, la formula potrebbe essere collegata a un sistema di investimenti e di incentivi.

Prima di incontrare Renzi l’architetto aveva espresso le sue idee in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. L’architetto aveva avanzato la sua proposta di “cantieri” leggeri partendo da un presupposto: “L’anima dei luoghi non si può cancellare. Chi ha subito un trauma terribile deve poter tornare a vivere dove è sempre stato. Né container, né tendopoli”. E allora un “cantiere leggero. Superata la prima fase, si devono prevedere abitazioni montate nella zona sismica, strutture temporanee, non definitive. Si possono fare in poco tempo case di legno a 600 euro a metro quadro. Come a Onna, in Abruzzo. Finita la ricostruzione si ricicla tutto: il terreno occupato poi torna ad essere campo di grano o pascolo”. La gente, aveva aggiunto, “vuole restare lì, per contrastare il senso di abbandono”.