TORINO, IN MIGLIAIA A PIAZZA SAN CARLO PER L’AMATRICIANA SOLIDALE

Sono migliaia le persone che stanno affollando piazza San Carlo, a Torino, il “salotto” della città, per partecipare all'”amatriciana solidale” promossa dalla Protezione Civile per aiutare, con il ricavato, le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto. “Volevamo essere d’aiuto – hanno detto i responsabili – e ci siamo fatti venire questa idea. Che ci hanno copiato a Bergamo, e che sta facendo il giro d’Italia”. Sotto i gazebo, allestiti nella piazza, è stato realizzato un refettorio pronto a soddisfare una richiesta di ottomila coperti. Una cifra altissima, possibile grazie anche alla cucina da campo che nel 2009 aveva già servito nella tendopoli di San Giacomo, a L’Aquila. La dispensa conta 780 kg di pasta, 80 kg di guanciale e 80 kg di cipolla. La sindaca Appendino, dopo avere ringraziato gli operatori, si è intrattenuta con i cittadini, conversando e sottoponendosi a una quantità di selfie.

Erano da poco passate le undici del mattino quando i primi torinesi hanno iniziato a mettersi in fila. Più di 500 persone in coda, ad aspettare di poter dare il loro contributo per i terremotati del Centro Italia rispondendo all’appello della sindaca. Poco dopo le 15 erano stati servite oltre tremila porzioni di amatriciani. Gli organizzatori hanno ordinato altra pasta per far fronte alle richieste. “La pasta è buona, complimenti ai cuochi”, dice la signora Antonia, una delle prime ad essersi sedute nel refettorio. All’inizio della fila, che a mezzogiorno si allungava per tutta la piazza, e tornava indietro come un serpentone, c’è una teca di cristallo. All’interno un mucchio di banconote da 10 e 20 euro. Sono le offerte (libere) che la sezione comunale dei volontari di Protezione Civile invieranno alle popolazioni colpite dal sisma nel Centro Italia.

La lista della spesa è imponente. Quanto basta per preparare i 5mila piatti di “amatriciana solidale”, che oggi, da pranzo a cena, saranno distribuiti nella centralissima piazza San Carlo. Gli ingredienti sono stati offerti da Metro, Coop e Berruto Pasta. “La cucina – precisa Marco Varvelli, coordinatore dei volontari di Protezione Civile del Comune di Torino – può arrivare a sformare anche 80 piatti ogni dieci minuti”. Ai fornelli, la squadra cucina della sezione comunale di Protezione Civile, coordinata da alcuni docenti dell’istituto alberghiero
Colombatto.