TERREMOTO CENTRO ITALIA, ALMENO 120 MORTI. AMATRICE, ACCUMOLI E ARQUATA LE ZONE PIU’ COLPITE

Almeno 120 persone morte, un centinaio di dispersi, quattrocento feriti e oltre 2.500 sfollati. E’ questo, al momento, il bilancio del terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito il centro Italia alle 03.36 della notte del 24 agosto. Purtroppo si tratta di numeri che sembrano essere destinati ad aumentare inesorabilmente, nonostante l’incessante lavoro dei vigili del fuoco e delle squadre di soccorso della protezione civile, che anche dopo il tramonto grazie all’utilizzo delle lampade, stanno continuando la loro opera di ricerca di sopravvissuti sotto le macerie.

Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno sono i centri più colpiti, quelli dove si sono registrati più morti e più danni alle strutture.

E anche il premier Matteo Renzi, dopo la presidente della Camera Laura Boldrini, si è recato sulle zone colpite. Da giovedì 25 agosto, nel Consiglio dei Ministri, convocato per le ore 18, il Governo metterà in campo i primi provvedimenti. In primis la dichiarazione di stato di emergenza per le regioni Lazio, Umbria e Marche, sbloccando così in automatico l’uso dei 234 milioni di euro del fondo emergenze. Neol frattempo il Ministero dell’economia e delle finanze si sta muovendo per varare un decreto emergenze che sospenderà i versamenti tributari e contributivi per i terremotati.

Questo è il momento delle lacrime, della preghiera e del rispetto”, ha sottolineato Renzi parlando alle centinaia di volontari e soccorritori che ha incontrato ad Amatrice. Inoltre il premier ha sottolineato che da domani “si potrà cominciare a parlare di ricostruzione”. L’intento è quello di permettere agli abitanti “di ripartire, di vivere questi borghi così belli” e tornare presto alla normalità.