TERREMOTO, SALE IL NUMERO DELLE VITTIME. TANTI BAMBINI

Il bilancio del violento terremoto nel centro Italia al momento è di 73 vittime accertate.  Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio delle vittime è destinato a salire. “Decine di vittime, tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme”, dice infatti il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Molti i bambini coinvolti.

E’ lo ‘stiramento’ dell’Appennino, ossia il processo di estensione da Est a Ovest, il meccanismo all’origine del terremoto di magnitudo 6 che ha colpito Rieti alle 3:36 di oggi e che ha finora provocato oltre 40 scosse in una zona di circa 30 chilometri compresa fra Lazio, Marche e Umbria. Lo indicano le prime analisi condotte dai sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Il tipo di movimento osservato dai dati sismici indica una faglia estensionale, simile a quella all’origine dei terremoti più recenti e vicini, ossia quello de L’Aquila del 2006 e quello di Colfiorito del 1997″, ha detto all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv. “Anche quei terremoti – ha aggiunto – erano stati superficiali, avvenuti come questo alla profondità compresa fra 8 e 10 chilometri, cosa che spiega i forti scuotimenti”.

Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando un terremoto di magnitudo 6 ha colpito Rieti. Lo indicano i dati riportati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1.