BERGOGLIO: “TROPPE PERSONE SONO RINCHIUSE NEL RANCORE”

Troppe persone oggi sono chiuse nel rancore contro il prossimo. Lo ha detto Papa Francesco che, in un messaggio inviato per l’inizio della Settimana Liturgica nazionale in corso a Gubbio, sottolinea: “Partendo dalla consapevolezza che si è perdonati per perdonare, occorre essere testimoni di misericordia in ogni ambiente, suscitando desiderio e capacità di perdono”. Infatti, prosegue, “la misericordia del Padre non può essere rinchiusa in atteggiamenti intimistici ed autoconsolatori, perché essa si dimostra potente nel rinnovare le persone e renderle capaci di offrire agli altri l’esperienza viva dello stesso dono”.

Tutti i fedeli devono “essere testimoni di misericordia in ogni ambiente, suscitando desiderio e capacità di perdono. Questo è un compito a cui tutti siamo chiamati – sottolinea – specialmente di fronte al rancore nel quale sono rinchiuse troppe persone, le quali hanno bisogno di ritrovare la gioia della serenità interiore e il gusto della pace”.

Il Papa auspica che “maturi sempre più la comprensione della liturgia come fons et culmen di una vita ecclesiale e personale piena di misericordia e di compassione, perché costantemente formata alla scuola del Vangelo”. Quando ci sforziamo di vivere ogni evento liturgico “con lo sguardo fisso su Gesù e il suo volto misericordioso – afferma ancora Francesco – possiamo cogliere l’amore della SS. Trinità”. Questo amore “è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù” poiché “tutto in lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione”.

Citando Papa San Leone Magno (Quello che era visibile [e tangibile] del nostro Redentore è passato nei sacramenti), il Pontefice nota come ciò “aiuti a percepire tutta la liturgia quale luogo della misericordia incontrata e accolta per essere donata, luogo dove il grande mistero della riconciliazione è reso presente, annunciato, celebrato e comunicato”. “Il dono della Misericordia – si legge ancora nel messaggio – risplende in modo tutto particolare nel sacramento della Penitenza o Riconciliazione”.

“Il rito della Penitenza sacramentale – conclude il Papa – va percepito come espressione di una ‘Chiesa in uscita’, come ‘porta’ non solo per ri-entrare dopo l’essersi allontanati, ma altresì ‘soglia’ aperta verso le varie periferie di un’umanità sempre più bisognosa di compassione. In esso, infatti, si compie l’incontro con la misericordia ricreatrice di Dio da cui escono donne e uomini nuovi per annunciare la vita buona del Vangelo attraverso un’esistenza riconciliata e riconciliatrice”.

La 67a Settimana Liturgica Nazionale, a Gubbio (Pg) da oggi al prossimo 25 agosto, ha come titolo: “La liturgia luogo della misericordia, Riconciliati per riconciliare”. “Parlare ancora di riconciliazione nel contesto dell’anno giubilare straordinario della misericordia potrebbe sembrare superfluo e sovrabbondante. Tuttavia, con questa 67a Settimana Liturgica Nazionale – scrivono nei saluti il vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli e il vescovo di Castellaneta, Claudio Maniago, Presidente del Centro di Azione Liturgica – si propone di dare uno speciale contributo al cammino della Chiesa Italiana impegnata nell’annunciare la vita buona del Vangelo e nel tracciare il cammino verso un nuovo umanesimo in Gesù Cristo”.