MILANO, EMERGENZA PROFUGHI. SALA: “NESSUNA TENDOPOLI PREVISTA”

Dopo l’arrivo di 200 migranti – che si sono andati a sommare ai 3 mila già presenti in città -, Milano si prepara a una nuova ondata migratoria.  Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiarito in una nota che non è previsto l’uso di tendopoli. Durante un evento sulle start up: “più che nuovi arrivi – ha precisato Sala – bisogna capire questo reflusso da Ventimiglia e da Como se li porterà su Milano. Con il prefetto si sta monitorando la situazione, non è esclusa la possibilità che si usino tende. Lo sta verificando Marangon”.

Secondo il primo cittadino la situazione è molto delicata e potrebbe precipitare facilmente: l’uso delle tende, infatti, è una soluzione di emergenza perché “di spazi in tempi molto rapidi, non c’è ne sono – ha spiegato Sala -. Ho insistito con il ministro Pinotti per lavorare sulle ex caserme perchè sono spazi che oggi sono completamente inutilizzati e possono garantire elementi di sicurezza”.

Il sindaco, però, ci ha tenuto a precisare che si tratta di un problema “strutturale ed emergenziale al tempo stesso ed è un problema europeo”. Oggi la città ospita più di 3 mila migranti e, secondo Sala, “l’unica cosa che possiamo fare per i migranti in questo momento delicato è trovare spazi, a Milano e nella Città Metropolitana, per cercare di resistere a questa onda d’urto che c’è”.

“Non credo che la politica dei respingimenti sia realistica – ha aggiunto il sindaco -. Io continuo a pensare che da settembre dei migranti ci andranno”. Per quanto riguarda l’allarme sicurezza in città, invece, Sala ha le idee chiare: “nessuno ha la bacchetta magica,  quello che stiamo cercando di fare è  rinforzare il controllo sui luoghi della movida dove c’è molta gente e ci sono più pattuglie nonostante le ferie estive. Il problema è che si risolve un po’ alla volta”.