HILLARY ACCETTA LA NOMINATION. SANDERS: “INSIEME SIAMO PIU’ FORTI”

Hillary Clinton accetta la nomination e dà l’avvio all’ultimo miglio nella corsa alla Casa Bianca. In gioco due distinte visioni della realtà. Hillary delinea la sua, espressione del partito democratico riunito in questi giorni alla convention di Philadelphia: una realtà fatta di unità, di compromessi, ma anche di azione. E soprattutto – a differenza del rivale repubblicano Donald Trump – di rispetto dei diritti di tutti.

A presentare l’ex segretario c’è Chelsea Clinton, “figlia orgogliosa” che chiede di votare per la madre. Hillary la segue su uno schermo da dietro le quinte. Sul palco si abbracciano, poi Chelsea le lascia la scena. La Clinton è evidentemente emozionata quando rimane sola per il discorso di chiusura della convention dem; ma poi l’ex first lady si scalda con il passare dei minuti e con gli applausi e i cori del pubblico.

Vestita di bianco e con un nuova acconciatura che la ringiovanisce, inizia a parlare e l’iniziale incertezza lascia il campo alla solita determinazione. “Nessuno di noi ha il suo nome su un grattacielo – attacca, riferendosi a Trump -. Siamo costruttori di un altro tipo”. Poi delinea la sua visione dell’America, una visione ottimista come tratteggiata ieri dal presidente uscente, Barack Obama, con il quale ha condiviso gli ultimi 4 anni di lavoro nello Studio Ovale.

“L’America e’ grande – assicura la Clinton -. Non lasciatevi dire da nessuno che siamo deboli. E non credete a Donald Trump che dice di essere l’unico a poter risolvere i problemi”, spiega, citando poi le parole di Franklyn Delano Roosevelt ‘L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura, è la paura. Ma noi non abbiamo paura’ . “L’economia non è dove dovrebbe perché la democrazia non funziona. La mia missione come presidente – promette la candidata alla Casa Bianca – sarà quella di creare più opportunità e più posti di lavoro con buoni stipendi. Sarà la mia missione dal primo all’ultimo giorno”, aggiunge, assicurando che la sua sarà una leadership “ferma e solida”.

In chiusura, ringrazia il collega Bernie Sanders e ai suoi sostenitori dice: “Vi ho sentito, la vostra causa è la nostra causa”, riferendosi ai pochi fischi dei contestatori. Sanders, che poco prima l’ingresso di Hillary sul palco aveva invitato il suo popolo a non manifestare in sala per non rovinare la festa e per non dare l’immagine di un partito spaccato, si congratula con Hillary su Twitter: “Uniti siamo più forti”. Anche Obama promuove Hillary: “Un grande discorso. E’ pronta. Non molla mai. E per questo deve essere il nostro prossimo presidente”. Infine, le congratulazione del marito, l’ex presidente Usa Bill Clinton: “L’altro giorno vi ho raccontato che la nascita di Chelsea è stato il momento più bello della mia vita. Sentirla dal palco stasera è stato quasi uguale”, twitta Bill; che spera di rientrare alla casa Bianca, anche se da “First Lady”.