AEROPORTI, DELRIO: “CHI SCIOPERA OGGI COMMETTE REATO”

La linea dura del ministro dell’interno Angelino Alfano ha riportato la calma dopo l’agitazione scatenata da una sentenza del Tar che annullava il differimento delle proteste deciso dal ministro dei trasporti Delrio. Per qualche ora ieri si è temuto che il primo sabato di grande esodo per le vacanze estive potesse trasformarsi in un giorno di caos con migliaia di viaggiatori bloccati negli scali. A sbloccare la situazione la circolare di Alfano ai prefetti, alla quale è seguita la decisione delle sigle sindacali di ritirare definitivamente la protesta. A far scattare il rischio di una giornata di disagi per i passeggeri è stata la decisione del Tar di annullare l’ordinanza di differimento decisa giovedì dal ministro dei trasporti per “evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito”.

Oggi infatti concentrati 14 scioperi che riguardavano il personale delle compagnie Alitalia e Meridiana e della società di controllo del traffico aereo Enav. Il Tar ha però deciso di accogliere il ricorso di due sigle sindacali annullando così l’ordinanza del ministro: “La motivazione dell’atto – ha spiegato il Tar – non appare idonea a rappresentare ragioni eccezionali, tali da consentire una limitazione del diritto di sciopero”.

La decisione del tribunale amministrativo aveva ripristinato dunque gli scioperi delle due sigle ricorrenti riguardanti entrambi i controllori di volo di Enav (uno di quattro ore proclamato da Unica, e uno di 8 ore proclamato da Anpcat), creando di fatto il rischio caos per i voli, visto che con così poco tempo a disposizione le compagnie aeree non sarebbero state in grado di riproteggere i passeggeri né di avvisarli. Immediata la reazione del Governo, preoccupato per le conseguenze dello sciopero: il ministro Delrio si è sentito con il titolare del Viminale Alfano per valutare le misure da assumere. Alla fine Alfano, fin da subito intenzionato a bloccare gli scioperi per motivi di ordine pubblico, ha inviato una circolare a tutti i prefetti affinché “adottino con urgenza i provvedimenti necessari perché il traffico aereo si svolga con regolarità”.

Misure che alla fine non sono servite, visto che entrambe le sigle sindacali hanno ritirato in serata la protesta (la decisione di Unica è arrivata dopo l’intervento del Viminale, mentre l’Anpcat l’aveva fatto già nel pomeriggio). “Era giusto fare tutto il possibile per evitare problemi di ordine pubblico e assicurare i diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini”, ha sottolineato il ministro Delrio, spiegando che la giornata di domani era “troppo importante” per gli spostamenti dei viaggiatori. Domani infatti, ha detto Alfano, “sarà negli aeroporti una delle più affollate” dell’estate 2016, “con un impatto, dalle 10 alle 18, su 2.200 voli tra nazionali e internazionali, di cui 450 solo a Fiumicino, e su 350.000 passeggeri”.

“Se, nonostante la precettazione e la revoca della protesta, qualcuno non dovesse presentarsi al lavoro, la situazione si farebbe seria per davvero. Sarebbe un’ interruzione di pubblico servizio. Un reato”. Così il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, in un’intervista al Corriere della Sera in cui evidenzia: “Nessuno vuole attaccare il diritto di sciopero, ma nessuno può accettare il ricatto di una minoranza che blocca il Paese”. “Non può bastare una piccola sigla sindacale per fermare tutto”, sottolinea Delrio, secondo cui “è necessario accelerare” in Parlamento con il disegno di legge su scioperi e rappresentanza.

“Il governo farà in modo che la discussione proceda in modo spedito ma, per essere chiari, non pensiamo a un decreto legge. Il diritto di sciopero è materia delicata. Sarà il Parlamento a decidere”. In merito alla sentenza del Tar che aveva annullato la decisione del ministero di rinviare lo sciopero indetto dai sindacati dei controllori di volo, “rispetto sempre le decisioni della magistratura, ma nella fascia oraria dello sciopero ci saranno in movimento 350 mila persone: è un sabato di fine luglio, pieno di turisti, di gente che parte per le vacanze. Sostenere che non ci sarebbero stati disagi è davvero ardito”, commenta Delrio.