“Un piccolo passo per l’uomo”: 48 anni fa la prima “camminata” sulla luna

Era il 21 luglio del 1969 quando Neil Armstrong, astronauta e aviatore statunitense, divenne il primo uomo a posare i piedi sul suolo lunare grazie alla missione spaziale Apollo 11. “Sto scendendo dal Lem ora – comunicò l’astronauta mentre si trovava sulla scaletta del modulo -, questo è un piccolo passo per (un) uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”.

Armstrong aveva scelto questa frase dopo averci pensato durante il lancio e nelle ore successive all’allunaggio, una decisione lunga e ragionata visto che la discesa dalla scaletta del modulo lunare fu trasmessa in diretta da “Voice of America” negli Stati Uniti e, attraverso la Bbc e altre stazioni, in tutto il mondo. Si è stimato che l’ascolto globale del momento dello sbarco fosse di almeno 450 milioni di persone, su una popolazione mondiale totale di 3 miliardi e 631 milioni.

Una ventina di minuti dopo lo sbarco di Armstrong, fu il turno di Buzz Aldrin – l’altro astronauta che partecipava alla missione -, che lo raggiunse sulla superficie diventando il secondo uomo a mettere piede sulla Luna.  Una volta insieme, i due iniziarono le operazioni previste durante la Eva: come prima cosa posizionarono una placca commemorativa del volo e, subito dopo, piantarono la bandiera degli Stati Uniti. Dopo queste operazioni, il presidente Nixon parlò con loro telefonicamente per circa un minuto, mentre la risposta di Armstrong durò 30 secondi.

Dopo la telefonata con il presidente, Armstrong si incamminò verso quello che è ora indicato come East Crater, a circa 60 metri dal modulo lunare, effettuando la più lunga passeggiata dell’intera missione. L’ultima operazione sulla superficie lunare fu la posa di alcuni oggetti in memoria dei cosmonauti defunti Yuri Gagarin e Vladimir Komarov e degli astronauti deceduti nell’incidente dell’Apollo 1 Grissom, Chaffee e White.

Rientrati nel modulo lunare e sigillato il portello, i due astronauti si resero conto di aver urtato e danneggiato l’interruttore che avrebbe dovuto azionare il motore per la risalita. Nonostante questo piccolo incidente, riuscirono tuttavia ad attivarlo, chiudendo il contatto che accese il motore principale, usando una semplice penna. Il Lem, quindi, si ricongiunse in orbita lunare con il modulo di comando Columbia sul quale era in attesa l’astronauta Collins e i tre dellApollo 11 tornarono sulla Terra ammarando nell’Oceano Pacifico e venendo recuperati dalla Uss Hornet.

Poco tempo dopo la missione lunare Armstrong annunciò pubblicamente di non avere più intenzione di volare nello spazio: gli fu quindi affidato un posto di rilievo nella Arpa, ma tenne l’incarico per un solo anno e rassegnò le dimissioni dalla Nasa nel 1971.