SCONTRO TRENI IN PUGLIA, IL VESCOVO: “NOSTRE TERRE TRATTATE COME PERIFERIE D’ITALIA”

“Temiamo che per troppi anni e per tante persone queste terre siano state considerate le periferie dell’Italia, quelle periferie alle quali il nostro Papa Francesco ha fatto tante volte riferimento. Speriamo che si sospenda questo fare. Le nostre coscienze sono state addormentate da prassi che ci sembrano normali ma non lo sono: quella prassi dell’economia in cui non si pensa alla vita delle persone ma alla convenienza e all’interesse”. E’ quanto ha detto il vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi nell’omelia che ha tenuto durante le celebrazioni dei funerali per le vittime causate dall’incidente dei due treni tra Corato e Andria, dello scorso 12 luglio.

In prima fila il presidente dello Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e il governatore della Puglia Michele Emiliano. Presenti il capo della Polizia Franco Gabrielli e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi. Nel Palasport di Andria, luogo scelto per la celebrazione, erano presenti 5.000 persone, tra cui tanti giovani, non solo i familiari delle vittime ma anche numerose persone che hanno affrontato la pioggia battente per essere vicine alle famiglie delle vittime.

Nel frattempo la Guardia di Finanza di Bari ha avuto la delega ad acquisire atti presso Ferrotramviaria, Regione Puglia e “ovunque essi si trovino” sull’erogazione e la gestione dei finanziamenti europei e regionali relativi anche al mancato raddoppio della tratta Corato-Andria sui cui è avvenuto il disastro ferroviario.