ISRAELE, APPROVATA LEGGE SULLE ONG, NETANYAHU: “AUMENTA TRASPARENZA E DEMOCRAZIA”

Dopo un lungo e aspro dibattito è stata approvata ieri dal Parlamento israeliano la legge che costringe le organizzazioni non governative che ricevono la maggior parte dei loro fondi da entità statali straniere a rendere pubbliche le loro entrate. Ad annunciarlo il portavoce della Knesset, la camera israeliana.

La legge è stata promossa dalla ministra della giustizia del partito di destra Casa ebraica, Ayelet Shaked, ed è stata approvata con 57 sì e 48. “La legge vuole regolare il fenomeno delle ong che rappresentano interessi stranieri di Paesi stranieri, che agiscono sotto le spoglie di organizzazioni locali che servono gli interessi pubblici di Israele”, si legge nel testo della nuova norma, che dovrebbe interessare circa 25 ong che ricevono fondi da privati e anche da Paesi europei.

ll primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha precisato che l’obiettivo della legge è quello “di prevenire una situazione assurda in cui stati esteri si intromettono negli affari interni di Israele finanziando le ong, senza che la popolazione israeliana ne sia consapevole”. Il premier, inoltre, ha aggiunto che questa nuova norma contribuirà ad aumentare “la trasparenza” e a far crescere la “democrazia” nel Paese.

Di opinione diversa il leader dell’opposizione, Isaac Herzog, che ha dichiarato che la nuova norma indebolisce l’immagine d’Israele agli occhi dei suoi alleati all’estero. Sono in molti a pensare che la legge sia controversa e vada a colpire solo le organizzazioni della sinistra israeliana – molte delle quali sono finanziate dai paesi europei – e non le ong di destra, sostenute al contrario da donazioni private provenienti da ricchi donatori filoisraeliani. I parlamentari che si oppongono alla proposta la definiscono, quindi, una “persecuzione politica” e un indebolimento della democrazia israeliana.