“ESORCISMO E PREGHIERA DI LIBERAZIONE”, UN CORSO A PALERMO

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Si svolgerà in Sicilia, il Corso di base su “Esorcismo e Preghiera di Liberazione”, promosso dall’Arcidiocesi di Palermo, in collaborazione con l’AIE (Associazione Internazionale Esorcisti), l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Istituto Sacerdos, GRIS e l’Istituto di Alta Formazione “Marinelli Passalacqua”di Palermo, che si terrà dal 17 al 18 settembre e dal 15 al 16 ottobre 2016.

Un’opportunità davvero importante per il clero e i laici, che permetterà di ampliare le conoscenze specifiche riguardante questo delicato argomento, perché il tema è ancora stigmatizzato da parte di molti cattolici, per paura o per ignoranza. Le città del Meridione purtroppo non sono esenti da realtà esoteriche, anzi si registra l’aumento di eventi camuffati sotto forma di spettacoli e spesso come convegni sul benessere psico-fisico, che espongono le persone ad avvicinarsi a movimenti religiosi alternativi.

Un corso breve, ma intenso che vedrà impegnati esorcisti di una grande nomea quali, P. F. Bamonte, ICMS (Presidente AIE) il Prof. P. F. Dermine, OP (Presidente GRIS ) il Prof. P. P. Barrajòn LC, Frà B. Palilla e Don A. Buonaiuto, moderatore della prima parte del corso, sarà il Prof. G. Ferrari (Segretario Nazionale GRIS). Saranno trattati anche gli aspetti giuridici e psicologici da esperti di questi settori, per dare una più completa formazione ai partecipanti del convegno. Le giornate saranno accompagnate dalla preghiera dei Vespri e dalla S. Messa.

E’ significativo interrogarsi in questo tempo giubilare, voluto da Papa Francesco che sa leggere “i segni dei tempi” sulla relazione tra Esorcismo e Misericordia. Intanto va sottolineato che il ministero dell’Esorcistato viaggia sempre con la Preghiera di liberazione, le due forme interagiscono per liberare l’uomo dal demonio. L’esorcismo è un atto solenne della Chiesa che “domanda pubblicamente e con autorità in nome di Cristo, che la persona sia liberata dal maligno”mentre la preghiera di liberazione, non tutti sono a conoscenza che rientra nel cammino ordinario del fedele.Non si deve aver paura di parlare anche del diavolo, perché paura e ignoranza sono le vie che lui privilegia per esercitare meglio il dominio sull’uomo, inoltre bisogna lottare le forme di spiritismo, magia, divinazione, chi fa tali pratiche va contro il 1° Comandamento. Dobbiamo avere invece il “timor di Dio”, ma questo è un dono dello Spirito Santo, è quel sentimento di offendere o perdere Dio.

Ecco perché non dobbiamo essere sprovveduti e sfuggire a tali discorsi, ma conoscere le strategie. Restare indifferenti solo perché non si patisce direttamente un disturbo di tale natura, non è un atteggiamento da cristiano, bisogna essere solidale al fratello sofferente. L’esorcismo e la preghiera di liberazione rientrano a pieno titolo nelle opere di Misericordia corporale e spirituale, il primo è un momento apologetico, ci ricorda la vittoria di Cristo.

La Sacra Scrittura è esorcizzante, ha tale forza perché è Parola di Dio, protegge, è bene leggerla perché sottomette alla Sapienza divina. Il maligno vuole dominare in primis la mente umana, Cristo lo ha già vinto, ma ciò non deve fare abbassare la guardia ai cristiani. Oggi la realtà virtuale, ha sedotto la gente, lo scopo è isolare ciascuno di noi. Satana ha un certo potere, ma non bisogna attribuirgli una forza superiore perché è una creatura, quindi sottomesso a Dio e per agire deve sempre chiedere il permesso, come si legge nel libro di Giobbe.Chi pensa al diavolo come un dio del male, cade nell’antica eresia manichea (dualistica).

Quindi una comunità orante, ha una forza maggiore grazie allo Spirito Santo, essa stessa sarà liberante, l’esorcista deve essere sostenuto dai fedeli. La moda dell’esoterismo e dell’occultismo è in continuo aumento, stiamo tornando al paganesimo, perché tra i cristiani stessi c’è una fede non incarnata cioè troppo spirituale, ci vuole la fede dei martiri.
“Non è automatico che chi frequenta la casa di Dio sappia “amare il prossimo”. La misericordia è la capacità di muoversi a compassione verso chi soffre!”(Papa Francesco).