Discussione in famiglia, figlio uccide il padre

Un omicidio brutale, scaturito da una rabbia furiosa e improvvisa quello che ha sconvolto la cittadina di Soleminis, in provincia di Cagliari. Un delitto che ha visto un giovane di 20 anni, Matteo, uccidere suo padre Valentino, 52 anni e residente in un'abitazione di Via Mitza e Murgia, nel piccolo centro del meridione sardo. Un assassinio sul quale, al momento, restano ancora tantissimi aspetti da chiarire con il ragazzo che, stando ai primi rilevamenti, avrebbe colpito il genitore con alcuni colpi di arma contundente, forse un cacciavite o un coltello, uccidendolo dopo avergli inferto numerosi fendenti. Dopodiché, il giovane ha atteso l'arrivo delle Forze dell'ordine, le quali sarebbero state chiamate da lui stesso, finendo tratto in arresto dagli agenti sopraggiunti. Sul posto, oltre alla Squadra Mobile e ai poliziotti del Commissariato di Quartu, anche la Guardia di finanza.

Problemi psichici

Non è ben chiaro cosa sia accaduto dentro l'appartamento: stando ai primi rilievi, padre e figlio avrebbero avuto una discussione, al termine della quale il ventenne, colto probabilmente da un impulso di rabbia, ha afferrato l'arma e colpito ripetutamente il papà, mentre i familiari, terrorizzati, sono scappati dall'abitazione richiamando l'attenzione del vicinato e di due pubblici ufficiali, un finanziere e un poliziotto residenti nei dintorni. A quanto pare, il ventenne soffre di alcuni disturbi psichici ed è seguito dagli assistenti dei servizi sociali del Comune di Soleminis. La sindaca del paese, Rita Puddu, ha riferito all'Ansa di conoscere bene la famiglia e che “tutta la comunità è sconvolta” da quanto è accaduto. “Il ragazzo – ha detto ancora – era seguito dai servizi sociali, faceva dei piccoli lavoretti, scriveva poesie. Sono molto addolorata, l'amministrazione comunale sarà vicina alla famiglia”.