IL PAPA ALL’OSPEDALE PEDIATRICO: “CHI COMPIE OPERE DI MISERICORDIA NON HA PAURA DELLA MORTE”

“Il segno della vera civiltà, umana e cristiana: mettere al centro dell’attenzione sociale e politica le persone più svantaggiate”. È un passaggio del discorso tenuto da Papa Francesco durante la visita all’Ospedale Pediatrico Universitario di Prokocim. Nell’atrio del nosocomio, dinanzi a Beata Maria Szydło, primo ministro polacco, e a 50 piccoli degenti coi loro genitori, il Santo Padre ha espresso il desiderio di “poter stare un po’ vicino ad ogni bambino malato, accanto al suo letto, abbracciarli ad uno ad uno” facendo “silenzio di fronte alle domande per le quali non ci sono risposte immediate”. “Quanto vorrei che, come cristiani – ha aggiunto – fossimo capaci di stare accanto ai malati alla maniera di Gesù, con il silenzio, con una carezza, con la preghiera. La nostra società è purtroppo inquinata dalla cultura dello ‘scarto’, che è il contrario della cultura dell’accoglienza”.

Il vescovo di Roma ha evidenziato la crudeltà di questa situazione che crea vittime tra “le persone più deboli, più fragili”. Secondo Papa Bergoglio “servire con amore e tenerezza le persone che hanno bisogno di aiuto ci fa crescere tutti in umanità; e ci apre il passaggio alla vita eterna: chi compie opere di misericordia, non ha paura della morte”. Il successore di Pietro, infine, ha proseguito in forma strettamente privata la visita ad alcune corsie del reparto emergenze, intrattenendosi con i genitori di alcuni piccoli pazienti. Ha poi raggiunto la cappella dell’ospedale sostando in preghiera silenziosa davanti al Santissimo. La prossima tappa del suo viaggio è la Via Crucis coi giovani nella spianata di Błonia.