Coronavirus, città italiane sempre più vuote. I casi nel Mondo

Il Belpaese sempre più isolato: a ieri oltre 10mila contagi. La Francia si prepara. Primo decesso da Covid-19 in America Centrale

Piazza Duomo a Milano deserta - Foto © Matteo Corner per Ansa

“Ragionare insieme” è la parola d’ordine a Palazzo Chigi, dove il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sta valutando l’ipotesi avanzata dai governatori delle Regioni del Nord Italia che chiedono la chiusura di negozi e gran parte degli uffici. Il premier chiede loro ulteriori dettagli, e la strada per un nuovo decreto, in ottica nazionale, si prospetta per oggi. L’Italia sta combattendo la diffusione del Covid-19. Ad ora sono 8.514 i malati di coronavirus nel Paese, 529 in più di ieri, mentre il numero dei contagiati ha superato i 10.149. I decessi sono 631, in totale, con un aumento di 168 casi. Lo ha reso noto il commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli nel bollettino quotidiano.

Italia isolata

Tutto il Paese appare più isolato a partire dalla Capitale. Nella città dove si contano 900 Chiese, 18mila locali pubblici, 11mila bar e 7mila ristoranti, la chiusura di gran parte delle attività appare surreale. In Lombardia, invece, si pensa a una stretta più rigorosa, che investa anche i mezzi di trasporto pubblici. Lo ha dichiarato ieri il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver incontrato i sindaci di 12 Comuni interessati. L’aeroporto di Milano Malpensa ha chiuso una parte del Terminal 1, ma si pensa a una stretta su tutto lo scalo, compresi Linate e Bergamo-Orio al Serio, i tre aeroporti della Lombardia. A ieri, dai dati dell’ultimo rapporto sui contagi in Italia emerso che il 5% dei malati di Covid-19 ha meno di 30 anni: per questo, il governo chiede ai più giovani di essere responsabili, evitando assembramenti e situazioni di aggregazione potenzialmente rischiose.

Piazza Venezia a Roma è chiusa alle visite – Foto © Il Tempo

Francia

Per prossimità geografica, la Francia è vicina a un’accelerazione dell’epidemia. Lo rilevano gli scienziati e per questo il Governo si sta preparando, sebbene al momento l’Eliseo abbia escluso misure di contenimento drastiche. “Oggi non è necessario prendere misure di questo tipo” ma “se ci fosse motivo di farlo […] le prenderemo” ha dichiarato il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. Il direttore generale della Salute, Jérôme Salomon, ha invece sottolineato che “la transizione allo stadio 3 dovrebbe avvenire nei prossimi giorni” con strette su scuole e attività. Secondo il rapporto ufficiale, la Francia registra 33 decessi1.784 casi confermati. Di questi, 86 sono in terapia intensiva. Nel Regno Unito il numero di persone positive è 373. Anche il Ministro della Salute, Nadine Dorries, è risultata positiva.

Cina

Pechino ha diramato la notizia di altri 22 decessi per il coronairus. A renderlo noto, il Ministero della Salute. Nel complesso, la Repubblica Popolare Cinese registra 3.158 decessi su un totale mondiale che sfiora i 4mila. Secondo le stime fornite, il totale dei contagiati dal Covid-19 nel Paese è di 80.778. Nel mondo si registrano 117mila casi. Anche in Corea del Sud si registrano nuovi casi: 242 contagiati solo nella giornata di ieri, per un totale di 7.755 casi totali. Le infezioni si concentrano soprattutto a Daegu e a Seul.

America Centrale

La prima morte di coronavirus nell’America Centrale è avvenuta a Panama, dove attualmente si contano otto contagi. L’uomo – ha reso noto il ministro della Sanità panamense, Rosario Turner – soffriva di una patologia pregressa. Il ministro ha confermato che almeno otto persone sono state infettate dal virus e uno di esse si trova tuttora in terapia intensiva. Gli altri infettati hanno un range d’età più basso e sei di loro hanno viaggiato all’estero, in particolare in Francia, Spagna, Stati Uniti e Cuba.

Stati Uniti

Negli Usa attualmente si registrano oltre mille casi di contagio da coronavirus. Secondo il New York Times, sarebbero almeno 1.004. Lo stato-focolaio parrebbe Washington, dove si sono registrati 279 casi, seguito dalla California (178) e New York (173). Tutti e tre gli Stati hanno dichiarato lo stato d’emergenza. Per la prima volta, è stato cancellato il Festival di Coachella, uno dei principali eventi musicali del Paese che si svolge in California.