Strage a Kabul, attacco suicida contro la Corte Suprema: almeno 20 morti e 45 feriti

E’ di almeno 20 morti e 45 feriti l’ultimo bilancio dell’attacco suicida che si è verificato oggi, a Kabul, contro l’edificio della Corte Suprema afghana. A riferirlo è il portavoce del ministero della Sanità, Waheed Majroh, il quale ha precisato che la maggior parte delle vittime sono dipendente dell’Alta Corte e che tra i feriti ci sono anche donne e bambini. Inoltre, il ministero della Salute pubblica ha reso noto che circa 38 feriti sono stati trasportati nelle strutture sanitarie più vicine. Inoltre, secondo Majroh, il numero delle vittime sarebbe destinato a crescere.

L’attacco

Secondo le prime ricostruzioni, il kamikaze è arrivato a piedi nei pressi dell’edificio e ha innescato la propria carica esplosiva nel momento in cui i dipendenti hanno iniziato a lasciare i loro uffici. Al momento l’attentato non è stato rivendicato.

La strage al Parlamento

Lo scorso 10 gennaio, un altro attentato è stato messo a segno, sempre a Kabul, ma in un altro dei palazzi del potere. Il kamikaze, infatti, si è fatto esplodere nei pressi del Parlamento causando 30 morti accertati, la maggior parte civili ma tra loro anche numerosi dipendenti, e 80 feriti. La strage è stata rivendicata dai Talebani che hanno preso di mira gli uffici parlamentari ospitati nel palazzo “al Haqqi”, a 2 chilometri dalla sede principale. Pochi minuti dopo, un’autobomba è esplosa sul lato opposto della strada: l’obiettivo dei terroristi era quello di investire con l‘onda d’urto i soccorritori che stavano sopraggiungendo.