BERGOGLIO SUL GENOCIDIO: “NON CONOSCEVO ALTRA PAROLA PER L’ARMENIA”

Patriarca

Il Papa invita alla riconciliazione ma la Turchia lo attacca sul genocidio. Le parole di Bergoglio sul massacro degli armeni non sono piaciute ad Ankara tanto che il vice premier turco Nurettin Canikli le ha definite “molto spiacevoli” e frutto di “una mentalità da Crociate”. Immediata è arrivata la risposta di padre Lombardi che, prima di lasciare Erevan, ultima tappa del viaggio di papa Francesco in Armenia, ha replicato: “Sbaglia chi nelle parole del Pontefice vede uno spirito di Crociata. Il Papa non parla per la guerra ma per la pace”.

Poi ai giornalisti durante il volo di ritorno a Roma il Papa ha chiarito: “In Argentina quando si parla di sterminio degli armeni sempre si usava la parola genocidio. Non ne conoscevo un’altra. Solo quando sono venuto a Roma ho sentito un’altra parola, il ‘grande male’, la tragedia terribile… E mi hanno detto che l’altra era offensiva. Per il mio passato con questa parola, per averla già usata pubblicamente, sarebbe suonato molto strano se non l’avessi usata in Armenia. Ma non l’ho mai detta con animo offensivo”.

Il Pontefice ha spiegato comunque che lui voleva “dire anche un’altra cosa: in questo genocidio, come negli altri due di Hitler e di Stalin, le grandi potenze internazionali hanno guardato dall’altra parte”.