INCIDENTI SUL LAVORO: IN AUMENTO LE DENUNCE, IL 55% AVVIENE FUORI DALL’AZIENDA

Nel 2015 aumentano le denunce di incidenti sul lavoro mortali rispetto al 2014, ma il dato definitivo degli infortuni accertati dovrebbe essere in linea con quello dell’anno precedente: l’anno scorso – secondo i dati contenuti nella Relazione annuale dell’Inail presentata oggi – le denunce di incidenti mortali sono state 1.246, in crescita rispetto alle 1.152 del 2014 mentre le morti sul lavoro accertate sono state 694 con un calo del 2% rispetto alle 708 del 2014.

Se i 26 casi ancora in istruttoria fossero tutti riconosciuti sul lavoro si avrebbe un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Su 694 morti accertate 382 (il 55%) è avvenuta fuori dall’azienda, con un mezzo di trasporto (in occasione di lavoro) o in itinere. Nel 2015 sono arrivate all’Inail nel complesso 637.000 denunce di infortunio con un calo del 4% sul 2014 e del 22,1% rispetto al 2011. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati poco più di 416.000 (-6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”.

Il dato “fuori azienda” – sottolinea l’Inail – è rilevante per la valutazione accurata delle politiche e delle azioni di prevenzione. Gli infortuni sul lavoro hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità con costo a carico dell’Inail: in media 82 giorni per infortuni che hanno provocato menomazione e 20 giorni in assenza di menomazione. Gli infortuni mortali accertati in occasione di lavoro vero e proprio sono stati 517 mentre quelli in itinere (ovvero nel percorso tra la casa e il luogo di lavoro) sono stati 177.

Tra gli infortuni in occasione di lavoro, 312 sono avvenuti senza mezzo di trasporto e 205 con un mezzo di trasporto. Tra gli infortuni accertati in itinere, 7 sono avvenuti senza mezzo di trasporto e 170 con mezzo di trasporto. Nel 2015 sono aumentate le denunce di malattia professionale, passate da 57.370 a 58.925 (+2,71%). Il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, ha espresso preoccupazione per l’invecchiamento del personale dell’Istituto a causa del blocco delle assunzioni nel pubblico impiego che si protrae da anni. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha sottolineato che il tema dello sblocco del turn over (al momento previsto per il 2019, ndr) andrebbe messo all’ordine del giorno.