ESAME DI STATO: FARE SPORT DOPO AVER RIPASSATO AIUTA A MEMORIZZARE MEGLIO

Migliaia di studenti stanno per affrontare gli esami di maturità, un vero e proprio scoglio da superare e per molti un ostacolo che sembra impossibile. Come ogni anno, sono molti gli esperti che consigliano ai ragazzi come affrontare al meglio i giorni del ripasso finale e delle prove scritte e orali. Senza dubbio, a giocare un ruolo fondamentale è lo stress e i consigli dei medici spaziano da un’alimentazione sana e leggera al consumo di intergatori di vitamine e sali minerali.

L’ultima novità per superare brillantemente gli esami, assicurano gli esperti, è fare esercizio fisico subito dopo aver studiato: secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology, per avere una buona memoria e arrivare preparati alla maturità è necessario evitare pigrizia e vita sedentaria. Lo sport a fine giornata, secondo i ricercatori, aiuterebbe a “fissare” nella mente le informazioni acquisite.

Ad avallare questa tesi, gli scienziati del Radboud University Medical Center di Nijmegen, i quali hanno sottoposto 70 volontari a una sessione di studio e, successivamente, ad un piccolo allenamento. Durante la prima parte dell’esperimento, gli “studenti” dovevano memorizzare notizie relative a immagini in relazione a determinati luoghi. In un secondo momento, gli stessi erano sottoposti a una serie di esercizi: un gruppo si attivava con una pedalata sulla cyclette, un altro con una lezione di aerobica. I ricercatori hanno suddiviso il gruppo in tre parti: alcuni volontari hanno inziato l’attività fisica subito dopo lo studio, altri 4 ore dopo aver chiuso i libri, mentre altri ancora non ha svolto nessun esercizio fisico.

Dopo due giorni, i volontari sono stati “interrogati” e sottoposti a risonanza magnetica: gli esperti hanno così scoperto che chi aveva fatto sport 4 ore dopo aver studiato ricordava più informazioni e in maniera più approfondita. “Il nostro esperimento – concludono gli esperti olandesi – conferma quanto sia prezioso l’esercizio fisico e mette ancora una volta in evidenza quanto sia importante anche nei contesti educativi”.