Sì al Mes, asse tra Pd, Forza Italia e Italia viva

Sui fondi europei per la riprese economica si ridisegnano equilibri politici in Parlamento

“Salvini si meraviglia del fatto che sul Mes Berlusconi parli come Prodi. Ma è normale: l’Europa è il nuovo arco costituzionale, piaccia o no. Se la Lega vuole essere il nuovo Msi, buona fortuna”, afferma Gianfranco Rotondi vicepresidente dei deputati di Forza Italia e presidente della fondazione Dc. “Mes o non Mes? Stamani Zingaretti ha sciolto definitivamente le riserve del Pd sul suo utilizzo, scrivendo che un prestito che potrebbe essere a tassi addirittura negativi è un’occasione da non perdere- afferma la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini- Siamo in attesa della risposta che Conte dovrà dare in Parlamento: sono soldi che servono subito, e ci aspettiamo un pronunciamento chiaro non solo da parte del premier, ma dallo stesso Pd, che immagino non potrà accettare una risoluzione di maggioranza dai contorni vaghi, che rinvii la questione all’autunno. Sarebbe un’inaccettabile mancanza di responsabilità nei confronti del Parlamento e del Paese“.

Moderati

“Il leader della Lega si dice dispiaciuto nel sentire Berlusconi parlare come un moderato e liberale. Detto così, sembra che Salvini sia assente dall’Italia da qualche anno. Noi ci diciamo dispiaciuti che Salvini si accorga solo adesso della storia personale di Silvio Berlusconi, cioè di un leader da sempre moderato, liberale ed europeista”. afferma Osvaldo Napoli, deputato di Forza Italia. “Quanto alla disponibilità al dialogo – prosegue – Forza Italia ha sempre avuto una posizione chiara e limpida: dialogare non significa minimamente confondersi con la maggioranza attuale, significa invece, animati da senso di responsabilità nazionale, offrire un contributo di idee e di proposte a chi governa il Paese in un momento di gravi difficoltà economiche e sociali. Berlusconi non parla come Renzi e Prodi. Semmai è vero il contrario, e cioè che Renzi, più di Prodi, abbia compreso l’opera di evangelizzazione politica fatta da Berlusconi. Il problema non è la distinzione del linguaggio, è la chiarezza delle idee: a Prodi che immagina la statalizzazione, sia pure temporanea, di grandi aziende, Forza Italia e Berlusconi rispondono che lo Stato deve agire e favorire la ripresa ma non immischiarsi in compiti di gestione. Così pure per il Mes: vale per noi quello che ha detto il professor Cottarelli. Usare le risorse del Mes significa far risparmiare 5 miliardi di interessi agli italiani. Ecco un bel modo per dire: Prima gli italiani“.