Il Vietnam raccontato dalle donne in mostra a Roma

[cml_media_alt id='3616']vietnam[/cml_media_alt]Tutto è iniziato durante la visita dello scenografico “mercato dei fiori” in Vietnam. E’ qui che il fotografo Paolo Belletti ha cominciato a scattare le immagini delle vietnamite che lavorano e senza neanche accorgersene nell’arco di tre giorni era stato realizzato un vero e proprio reportage. La mostra che ne è scaturita “A Flower Revolution” in programma da oggi fino al 28 settembre a Palazzo Incontro a Roma è la storia di un viaggio in un paese che si sta rinnovando da un punto di vista commerciale e sociale, raccontata in 34 scatti.

“In un momento di cambiamenti e sfrenata globalizzazione, il Vietnam sta vivendo la sua Primavera. Le donne vietnamite di oggi incarnano parte del mutamento”, spiega Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni e ideatore, oltre che co-produttore, dell’esposizione. La retrospettiva, realizzata nell’ambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio, fa parte degli eventi delle Giornate della Cultura Vietnamita organizzate a Roma per la seconda volta (si farà anche una sfilata di quattro stilisti vietnamiti il 17 settembre a Palazzo Braschi) dopo l’edizione 2013 che ha festeggiato il 40/o anniversario delle relazioni diplomatiche Italia-Vietnam.

Il percorso dell’esposizione si snoda in più tappe. La prima è il mercato dei fiori, il più antico e ricco mercato dell’Asia poco lontano da Hanoi. È aperto solo di notte e dalle mezzanotte in poi un esercito di donne va e viene freneticamente trasportando piante e boccioli dai colori fantastici. “In un Paese nel quale la natura si esprime in modo dirompente – ha aggiunto Dominella – la figura femminile svolge alcuni ruoli chiave della società: da una parte ci sono le donne di una volta, instancabili lavoratrici dedite alle mansioni più faticose, caratterizzate da visi segnati dal tempo e dal lavoro, ma vestite con sete floreali, in totale contrasto con il loro aspetto. Dall’altra, c’è il futuro rappresentato da giovani ragazze, studiose e proiettate verso una realtà occidentalizzata. Queste due identità coesistono e raccontano una rivoluzione sociale tutta al femminile. La natura che le circonda scandisce la loro quotidianità; il contesto selvaggio quasi invasivo della natura diventa una cornice all’interno della quale le donne, figure portanti della società vietnamita, vivono e si raccontano”.