Cosa accade alla parata del 2 giugno? Polemica in Senato

Come se non bastassero i temi di politica a dividere gli italiani, ci si mette ora anche la celebrazione del 2 giugno, festa della Repubblica. Confusione in Senato oggi per la protesta messa in atto tra i banchi di Fratelli d'Italia contro la scelta del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, di portare l'inclusione come tema della parata militare che si terrà, come ogni anno, a via dei Fori Imperiali per la ricorrenza del referendum con cui si sancì l'attuale forma di governo dell'Italia.

Bagarre in Senato

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, si è trovata costretta a sospendere per pochi minuti la seduta in aula durante il question time in seguito a polemiche dopo la risposta del ministro Trenta, ad un'interrogazione di Fdi sul tema dell'inclusione scelto per la parata del 2 giugno ai Fori Imperiali. “Più che la bandiera arcobaleno noi amiamo il tricolore”. Alle parole del vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, i senatori dai banchi di Fdi hanno esposto bandiere tricolori per contestare la scelta del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, di dedicare al tema dell'inclusione la tradizionale parata militare. A questo punto la presidente del Senato, ha sospeso i lavori dell'Aula per alcuni minuti. “Il concetto di inclusione significa considerare come parte integrante della Difesa tutti i militari, anche quelli che si sono ammalati in servizio e solo ora si sta puntando a ridurre al minimo i fattori di rischio. Nessuno deve rimanere indietro, avremo con noi anche i rappresentanti delle vittime del dovere ed i caduti per Patria. Inclusione vuol dire che parteciperanno per la prima volta anche i civili della Difesa e la riserva selezionata”. Questa la risposta della Trenta al question time di Fratelli d'Italia. La cui presidente, Giorgia Meloni, in aperta polemica con il ministro Trenta per questa scelta sulla parata del 2 giugno, le aveva ricordato “che le nostre Forze Armate non sono una Ong o un’associazione di volontariato, ma il loro compito prioritario è la difesa dello Stato. Ridimensionare o peggio negare questo aspetto, piegando anche la parata del 2 giugno al politicamente corretto, è un insulto insopportabile ai nostri uomini e donne con le stellette”.