Il Covid-19 e la nuova concezione della vacanza

Pochi giorni fa Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un documento denominato Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus Sars COV 2. In questo scritto sono contenute le linee guida e le principali disposizioni, al fine di evitare la diffusione del sopracitato virus nei luoghi di vacanza ed in special modo nelle spiagge, a titolo esemplificativo si citano alcune delle disposizioni presenti nella sopra menzionata pubblicazione: la prenotazione per l’accesso agli stabilimenti balneari è caldamente consigliata, al fine di evitare gli assembramenti e poter contestualmente stilare un registro presenze di almeno 14 giorni, inoltre, al fine di prevenire ulteriori rischi di contagio si dovrà tenere la mascherina a portata di meno, mantenere la distanza sociale di almeno un metro ed evitare l’organizzazione di feste che possano creare assembramenti.

Quanto sopra descritto provocherà un radicale cambiamento nella concezione stessa di vacanza alla quale eravamo abituati prima dell’insorgere della pandemia dovuta al virus denominato Covid-19, a suffragio di quanto detto basti vedere i dati pubblicati nell’ultimo bollettino dall’Agenzia nazionale italiana del turismo, la quale stima una perdita della spesa turistica destinata all’estate 2020 di 65 miliardi di euro, dei quali oltre 40 da parte dei viaggiatori italiani, oltre a ciò pesa la forte diminuzione dei turisti stranieri, la quale potrà essere compensata solo in parte dei viaggiatori italiani, su cui, allo stato attuale, sono imposte parziali restrizioni per i viaggi all’estero e questo potrebbe portare ad un incremento della scelta di mete turistiche nazionali limitando in parte le sopracitate perdite economiche.

In seconda istanza, complici le limitazioni imposte dal Covid-19 e la necessità di mantenere il distanziamento sociale, sta emergendo una nuova società nella tipologia di vacanze, quale ad esempio: la scelta di spostamenti all’interno della propria regione di appartenenza e la maggiore ricerca di abitazioni ove trascorrere le vacanze da parte delle famiglie invece delle strutture ricettive che in precedenza costituivano la maggior parte delle ricerche da parte degli utenti.

Successivamente è fondamentale menzionare le famiglie che hanno al loro interno una persona con disabilità e che, In questo frangente emergenziale, hanno dovuto combattere una battaglia ancor più dura te, per questo, è fondamentale che il diritto a una vacanza in sicurezza venga garantito attraverso l’attuazione di adeguati strumenti normativi, quali ad esempio la stesura di un protocollo tra istituzioni preposte, quali ad esempio il Ministero della Salute, il Mibact e le associazioni di rappresentanza degli operatori del settore turistico che preveda specifici percorsi di accesso Covid free privi di barriere architettoniche e sensoriali alle aree turistiche e culturali del Paese specificatamente pensate per le persone con disabilità con l’obiettivo di rendere ancor più pregnante il concetto di inclusione sociale.

In ultima istanza è fondamentale che questa fase di convivenza forzata con il virus Covid-19 divenga un’occasione proficua per cambiare profondamente la concezione di vacanze mettendo al primo posto la famiglia e gli affetti che dovranno essere valorizzati attraverso il trascorrere di costruttivi momenti di comunanza e relax, lasciandoci contemporaneamente alle spalle lo spirito nichilista ed edonistico che sovente connotava i periodi di vacanza prima dell’insorgere della pandemia.