Covid-19, in Italia più decessi che in Cina. A Pesaro la vittima più giovane

Aveva 27 anni la vittima deceduta nelle Marche. Continua a dilagare l'epidemia in Europa

Ha assunto contorni decisamente tragici l’emergenza coronavirus che, in Italia, ha ormai toccato numeri vertiginosi. Nemmeno la Cina, nello specifio della provincia dello Hubei, ha raggiunto numeri così gravi in termini di decessi. L’Italia, al momento, è il Paese più colpito dal Covid-19, con un’incidenza che ha fatto sentire il suo peso non solo in termini di vittime e contagiati ma anche a livello di vita quotidiana, stravolta dal forzato e necessario isolamento. Il bilancio delle vittime, che ha raggiunto picchi giornalieri mai visti nemmeno in Cina, dove l’epidemia è esplosa,ha fatto registrare in giornata anche la più giovane avuta fin qui: a Pesaro, infatti, ha perso la vita una ragazza di 27 anni della quale, al momento, non si conoscono le generalità. L’unica informazione fatta trapelare riguarderebbe le sue presunte condizioni compromesse da patologie pregresse, che il coronavirus avrebbe peggiorato in modo fatale.

Numeri impressionanti

L’ennesimo dramma di una pandemia che sta colpendo con forza inaudita in Europa e che inizia a spaventare anche in altri Paesi del mondo, Stati Uniti compresi, se non altro per l’incredibile velocità di propagazione e diffusione del contagio. Una situazione che ha già spinto il governo ad adottare misure drastiche, fra le quali la limitazione delle uscite e, in alcuni casi (come in Friuli-Venezia Giulia) addirittura tutte le attività motorie all’aperto. Limiti imposti da una malattia che ha dimostrato di non far sconti a nessuno, giovani e meno giovani, e anche dal necessario appello a un senso di responsabilità collettiva che possa contribuire perlomeno a contenere il progredire del contagio.

Il caso spagnolo

Situazione non troppo dissimile quella vissuta in altri Paesi europei, Spagna in primis, dove un paio di giorni fa il re Felipe VI aveva rivolto un discorso alla Nazione chiedendo di far proprio un sentimento di unità a fronte di un’emergenza che riguarda potenzialmente ogni cittadino. Agghiaccianti i numeri arrivati dalla Spagna che, in pochi giorni, ha visto schizzare a 17.300 il numero dei casi già accertati, 3.600 nelle ultime 24 ore, con 800 morti e mille ricoveri in terapia intensiva. Sconcertante il bilancio delle vittime che, da Madrid, segnalano addirittura di un decesso ogni 15 minuti.