Il premier Conte tra la tenuta della maggioranza e le sfide concrete

Il Presidente del Consiglio cerca di mediare tra i partiti che compongono la sua maggioranza per portare in consiglio dei ministri il decreto semplificazioni. Centrodestra in piazza sabato 4 luglio

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi

C’è il Conte “parlamentare” che nel Question Time a Montecitorio interviene a tutto campo su Mes, politica di bilancio, tasse, decreto semplificazioni e scuola. E c’è il Conte più politico che – raggiunto dai cronisti mentre sta per lasciare l’aula – confida che i numeri per la maggioranza ci sono.

Conte cerca la sintesi politica

Cominciamo da quest’ultimo: il premier dice di non essere preoccupato dai numeri e dall’attività “che fanno gli altri per acquisire parlamentari, ma non credo sia questa la mission della politica”. Durante il Question Time il premier ha invece snocciolato i problemi, spiegando che non c’è alcuna connessione “tra le linee di credito del Mes per le spese sanitarie e le scelte generali di politica di bilancio relative alla spesa pubblica e alla tassazione”.

I fondi europei

Quanto ai tempi Conte si dice concentrato sul Recovery Fund ed attende i conti della Ragioneria durante il negoziato per arrivare ad una decisione parlamentare sui fondi europei. “Non è attendismo ma chiarezza di obiettivi” spiega Conte mentre il leader di Italia Viva Renzi torna ad attaccare proprio sul Mes: “Chi non lo vuole – dice Renzi – prepara la patrimoniale ma dovrà passare sul nostro cadavere”. Mentre Di Maio ha lanciato un appello alle forze politiche di maggioranza ad abbassare i toni ed a ragionare sui problemi nell’interesse del Paese.

Le misure economiche del premier Conte

Conte ha rassicurato anche sul possibile taglio delle aliquote Iva: il premier dice che il governo sta lavorando per ridurre le tasse e rimodulare le imposte, ma sull’Iva non è stata ancora presa nessuna decisione. La maggioranza si dice soddisfatta delle parole del premier, l’opposizione invece parla di risposte evasive.

Il centrodestra in piazza il 4 luglio

Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia stanno preparando la nuova manifestazione di sabato prossimo che vedrà scendere in piazza contro il governo Salvini, Meloni e Tajani. L’opposizione lamenta di non essere stata ascoltata: il governo non ha preso in considerazioni le proposte concrete, soprattutto in materia economica.

Il caso Berlusconi, l’ombra del complotto

Proprio da Forza Italia, intanto, si rilancia la proposta di una commissione parlamentare d’inchiesta per fare chiarezza sul giudizio di Cassazione contro Berlusconi del 2013. Tajani ha scritto ad UIrsula von der Layen per sensibilizzare le istituzioni europee sulla vicenda. Forse con la complicità di questo caldo mese di luglio, il clima politico sembra rimanere surriscaldato.

Stretta sul decreto semplificazioni

Nella maggioranza ci sarà domani mattina un nuovo vertice sul decreto semplificazioni, definito da Conte la “madre di tutte le riforme”, ritenuto indispensabile per ripresa e modernizzazione. Incassando il via libera di Zingaretti che chiosa: “avanti così, non lasciamo l’Italia nelle mani degli amici di Bolsonaro e Orban”.