Danno fuoco a un bambino per imitare l’Isis. Nuova atrocità in Yemen

Dopo essere stato cosparso di benzina, un bambino di dieci anni è stato chiuso in una gabbia di legno e poi dato alla fiamme. E’ successo in Yemen dove un gruppo di ragazzi ha cercato di emulare le atrocità compiute dall’Isis nei confronti del pilota giordano, Muath al-Kasaesbeh , il cui video è stato diffuso su scala mondiale attraverso la rete e i media.

Il gruppo di bambini, forse inconsapevoli di quanto stavano facendo, ha operato proprio seguendo fedelmente quanto compiuto dai jihadisti. Sette ragazzini hanno attaccato la loro vittima nel villaggio di Al Dahthath in provincia di Idlib, a nord del Paese. Secondo quanto riportato dal sito web del quotidiano Gulf News, la gang seguiva gli ordini di un loro coetaneo che agiva come una sorta di “leader dell’Isis”.

E’ stato proprio quest’ultimo a chiedere ai suoi compagni di cospargere di benzina il bambino e di dargli fuoco. I testimoni presenti hanno riferito di essersi trovati di fronte ad un immagine agghiacciante: la vittime chiusa in gabbia che gridava aiuto mentre le fiamme cominciavano a bruciarlo e il gruppo di ragazzi intorno che lo guardava. Grazie all’intervento degli abitanti il piccolo si è potuto salvare e al momento si trova in ospedale ricoverato per ustioni alle gambe.

L’episodio avvenuto nello Yemen sembra essere la punta dell’Iceberg di un problema molto più grande: la propaganda del fondamentalismo islamico attraverso i mezzi di comunicazione ha una risonanza in tutto il mondo che può definirsi allarmante, per questo motivo dall’ateneo Al Azhar, uno dei principali centri di insegnamento religioso dell’Islam, ha proibito ai musulmani di guardare i video che mostrano le esecuzioni perpetrate dai militanti Daish in quanto i crimini dei terroristi deformano il messaggio del Corano e della fede islamica. Una presa di posizione questa che in diverse redazioni giornalistiche on-line sta prendendo piede per impedire la diffusione di questi filmati in cui viene esaltata la violenza contro la vita umana.