“Vita mia”: una canzone per la pace

L'intervista ad Arianna Bergamaschi che ha realizzato il brano "Vita mia" dopo aver ascoltato la conferenza stampa dei soldati russi all'inizio del conflitto in Ucraina

Si intitola Vita mia il nuovo singolo di Arianna Bergamaschi, che il pubblico conosce semplicemente come Arianna, Che vuole toccare i cuori di chi la ascolta e, soprattutto, far riflettere. “Vita mia è stato prodotto da Ryan Tedder, front man del gruppo One Republic e produttore discografico tra i più influenti nel panorama internazionale”. Tedder, nella sua carriera, ha realizzato produzioni per Madonna, Lady Gaga, U2, Adele, Ariana Grande, Ellie Goulding, Beyoncè, Taylor Swift e molti altri. “Vita mia è nato dopo aver ascoltato la conferenza stampa dei soldati russi all’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, ai quali era stato detto che sarebbero partiti per un’esercitazione e non per una guerra” racconta lei, a lungo testimonial della Disney. “Ho condiviso l’idea con Alfa e ci siamo messi a lavorare sul testo della strofa. Il ritornello è quello del famosissimo brano napoletano ‘O surdato ‘nnamurato prodotto con una versione dance dal grandissimo Ryan Tedder che come me ama la musica italiana e soprattutto i classici napoletani. Infatti non sono nuova a questo tipo di rifacimenti di brani partenopei: già con Sexy people sperimentai una versione dance di Torna a Surriento con il rapper Pitbull che andò molto bene arrivando al quinto posto della dance chart Usa”.

A che età ha capito che la musica sarebbe stata il filo conduttore della sua vita?

“Subito. Fin da piccolina, anche se il primo approccio non è stato attraverso il canto, ma attraverso la danza. Essendo figlia di una cantante e nipote di una pianista e insegnante di musica, ho respirato la musica da subito”.

La sua famiglia le è stata accanto in questa sua scelta?

“Senza dubbio posso dire che la mia famiglia ha rappresentato un supporto fondamentale. Sia mia madre che mio padre si sono sacrificati moltissimo per portarmi tutti i giorni a lezione di danza, canto e recitazione e a tutti i provini ai quali fin da piccolissima ho partecipato”.

C’è stata un’artista a cui si è ispirata?

“Assolutamente sì! La grandissima Barbra Streisand”.

Il suo successo all’estero è davvero sorprendente. Come se lo spiega?

“Credo che dipenda dal fatto che per gli americani e gli stranieri in genere io rappresenti sia fisicamente che vocalmente l’italiana tipica, In più il mio repertorio è basato molto sui grandi classici della musica italiana. Chiaramente questa cosa mi rende felicissima e ancora più orgogliosa di rappresentare il nostro Paese”.

E come ha cambiato la sua vita?

“Ho avuto la possibilità di vivere negli Stati Uniti e di poter collaborare con i più grandi musicisti del mondo. Personaggi che da bambina ascoltavo e mi hanno ispirato come cantanti, tipo Michael Bolton o con i quali mi scatenavo come Shaggy, Pitbull e tanti altri”.

Qual è il lato del suo lavoro che le piace di più?

Può sembrare strano ma ciò che più amo è il percorso creativo dietro ad un brano o le prove di uno show. Quindi il processo di costruzione di qualsiasi progetto”.

Nove anni fa ha sposato Olivier Francois, attuale amministratore delegato di Fiat e Abarth. Come riesce a conciliare il suo impegno di artista, con quello di moglie e di mamma?

“Non è stato sempre facile, ho chiaramente dovuto dire no a molte tournée perché erano troppo lunghe. Ma sono molto felice di essermi creata una famiglia, il mio zoccolo duro, il mio porto sicuro”.

Tuo marito come la supporta in questa tua avventura?

“Sicuramente aiutandomi con la gestione del nostro bimbo, che oggi ha 7 anni, quando sono in tour o in studio. E poi condividendo con me la passione per la musica e dandomi anche molti consigli”.

Il suo Alexander è figlio unico. Ha mai pensato a diventare mamma bis?

“Sì, più volte. Ma è ormai un po’ tardi ed è già molto difficile gestire la nostra vita tra un Paese e l’altro, tra famiglia e lavoro”.

Pubblicato sul settimale Visto