INDIA, VESCOVO CATTOLICO RAPITO E PICCHIATO PER ORE

Nuovo caso di violenza contro i cristiani in India. Questa volta la vittima è Monsignore Gallela Prasad, vescovo cattolico di Cuddapah, diocesi situata nello Stato dell’India centro-orientale Andhra Pradesh che si affaccia sul golfo del Bengala. L’automobile sulla quale viaggiava il vescovo è stata fermata da ignoti mentre ritornava dalla località di Karunagari (nel distretto di Kadapa a circa 425 km a sud di Hyderabad, la capitale del Telangana, Stato confinante con l’Andhra Pradesh) dove aveva celebrato una funzione religiosa. I malviventi hanno bendato lui e l’autista e malmenato i due per tutta la notte.

L’incidente è avvenuto lo scorso 25 aprile, ma è stato reso noto solo diversi giorni dopo. Lo riporta il sito Matters India, citando la dichiarazione dell’arcivescovo Thumma Bala di Hyderabad, presidente della Federazione cristiana (Ftc), organo al vertice delle varie denominazioni cristiane presenti negli Stati dell’Andhra Pradesh e del Telangana, che ha condannato con forza “la crudele aggressione” contro il vescovo cattolico. Mons. Bala ha dichiarato: “È incredibile che tale violenta atrocità sia stata perpetrata contro un alto esponente della comunità di minoranza”. Il presidente della Ftc ha anche disapprovato “le modalità impietose dell’attacco contro una persona che ha dedicato tutta la sua vita a Dio e al servizio dei bisognosi e degli emarginati”. L’arcivescovo ha poi chiesto alla polizia e alle autorità di registrare il caso e arrestare i responsabili di “questo crimine efferato, in modo da assicurare giustizia e sicurezza per le minoranze e proteggere le vite dei leader delle comunità religiose”.

L’aggressione contro il vescovo cattolico non è il primo episodio di violenza contro i cristiani dell’Andhra Pradesh, anche se è il primo perpetrato contro i vertici religiosi. Da tempo la minoranza cristiana è nel mirino degli estremisti indù, che nel gennaio del 2014 hanno anche ucciso un pastore protestante. In quell’occasione, quattro uomini si erano recati nel presso la casa del pastore Sanjeevulu – padre spirituale del gruppo di preghiera “Amici di Hebron” a Vikarabad, villaggio che dista 64 chilometri da Hyderabad. Sulla porta di casa avevano detto di voler “pregare con il pastore”, ma appena questi era uscito, lo avevano accoltellato 7 volte e poi picchiato con mazze e bastoni. Gli assalitori avevano cercato di uccidere la moglie che era però riuscita a scappare ed è sopravvissuta. Il pastore era morto in ospedale dopo due giorni di agonia, ennesimo martire dell’odio contro i cristiani nel mondo.