I Dem fanno 22: in campo anche Biden

Welcome to the race Sleepy Joe”. Accoglienza ironica, per non dire uno scherno, quella riservata da Donald Trump a Joe Biden, ex vice di Obama e per la terza volta in corsa per la Casa Bianca. Il suo annuncio lo ha dato via video qualche ora fa, scendendo nella folta arena dei democratici in lizza per ottenere il ruolo di sfidante del Tycoon. O di William Floyd Weld, l'unico repubblicano – al momento – a essersi candidato alle primarie repubblicane. Un'impresa non da poco riuscire a sbaragliare una concorrenza agguerrita e fatti di nomi importanti (da Cory Booker a Bernie Sanders, da Beto O'Rourke a Tulsi Gabbard ed Elizabeth Warren) per il 76enne ex vicepresidente, recentemente coinvolto in alcune accuse di molestie ma, a ogni modo, abbastanza quotato dai sondaggisti, che lo vedono al 42%. Un dato notevole, evidenziato da Morning Consult/Politico, che ha inquadrato Trump su un 34%.

 

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Il messaggio

Ora, però, non è ancora tempo di proiezioni visto che la grande sfida delle primarie sarà lo step cruciale dal quale dovranno passare tutti i candidati dem prima di concentrarsi sul rush finale delle presidenziali. Biden, da parte sua, si getta nella mischia scegliendo come accompagnamento le forti immagini della marcia di Charlottesville del 2017, durante la quale un suprematista bianco uccise con la sua auto la giovanissima attivista Heather Heyer: “In ballo ci sono i valori che costituiscono l'anima democratica dell'America, dice l'ex vice-Obama, il quale ricorda che “all'epoca, l'attuale presidente reagì a quella tragedia dicendo che c'erano persone per bene in entrambe gli schieramenti. Con quelle parole equiparò moralmente coloro che diffondono l'odio a quelli che hanno il coraggio di opporsi. In quel momento capii che il pericolo per la nazione era grave e diverso da qualunque altra cosa io abbia mai visto nella mia vita”.

 

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Sfida a Trump

Un messaggio abbastanza chiaro quello lanciato da Biden: nessun affanno a barcamenarsi contro i rivali (al momento 21, con Bernie Sanders in testa) delle primarie, quanto un percorso direttamente puntato contro Trump e la sua politica. Una scelta che, dovesse confermarsi, resterebbe abbastanza ambigua visto che, in qualche modo, mira quasi a scoprire le sue carte ben prima delle presidenziali. Trump, a quanto pare, non se ne preoccupa molto e invita ironicamente “Sleepy Joe” a fare del suo meglio: “Spero solo che tu abbia l'intelligenza, a lungo in dubbio, di intraprendere una campagna di successo nelle primarie. Sarà brutto, dovrai affrontare persone che davvero hanno alcune idee molto malate e dementi. Ma se ce la farai, ti vedrò ai nastri di partenza”.