RENZI PRESENTA IL BONUS PER I 18ENNI: ARRIVERA’ IN FORMA DI APP

Il bonus da 500 euro per i 18 enni arriverà sotto forma di app. Lo hanno annunciato il premier Matteo Renzi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, nel corso di #Matteorisponde, il “format” con cui il capo del governo dialoga direttamente con i cittadini, via Twitter e Facebook, dal suo ufficio di Palazzo Chigi. La misura inserita nella legge di stabilità non era stata ancora attuata. E non sarà un’iniziativa isolata, promette il premier: “Ci sarà tutti gli anni, non è una cosa solo per il 2016”.

Ma non solo economia: “Se la settimana prossima la Camera fa qualche seduta notturna, entro aprile le unioni civili saranno legge. Sarà un gran giorno, di festa”, anticipa Renzi, che alle comunali di giugno avrà così una riforma realizzata in più al suo arco. Il meccanismo, assicura Nannicini, che gestisce i dossier economici a Palazzo Chigi, sarà semplice. “Il decreto è pronto: ci sarà un ‘market place’ online con un’app. Sarà possibile registrarsi e generare voucher” dal valore complessivo di 500 euro per ciascun diciottenne, da spendere “in musei, cinema teatri”. Si potranno comprare, insomma, solo “spettacoli dal vivo”, precisa Renzi: “Non possiamo permettere che la gente compri qualsiasi cosa”.

Anche perché il bonus rientra nella politica del governo di stanziare un euro per la cultura per ogni euro speso in sicurezza. Dal Salone del Mobile di Milano, dove fa tappa nel primo pomeriggio, il premier vanta i risultati di un altro bonus inserito in legge di stabilità, per l’acquisto dei mobili da parte delle giovani coppie: “Lo abbiamo aumentato da 10 a 16 mila euro su pressioni legittime” del settore del mobile che “tira 2 miliardi, quasi l’0,1% del pil”. “Mi accusano di andare avanti con i bonus. Ma i bonus servono a mettere in moto in consumi”.

Sul fronte economico, annunciano Nannicini e Renzi in una lunga carrellata in diretta streaming, inizierà a breve “la discussione sui rinnovi dei contratti” ed è in corso una riflessione sul salario minimo, anche se le parti sociali sono contrarie. Si lavora inoltre a un’aliquota “più bassa” sulla previdenza delle partite Iva ma non ci sarà un intervento a breve sulla detassazione. La voluntary disclosure anti-evasione ha dato “tra i 3 e i 4 miliardi”, sugli ammortizzatori “rispetto ai governi precedenti, anche di centrosinistra – afferma Nannicini – ci sono due miliardi”. E infine le infrastrutture, con l’impegno a mettere al centro i pendolari e realizzare il Ponte sullo stretto ma solo dopo opere più urgenti come la Salerno-Reggio Calabria.