Rush finale della giunta Raggi sul piano anti traffico: in migliaia rischiano di restare a piedi

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Entro il 1 novembre entrarà in vigore il nuovo Piano generale del traffico urbano (Pgtu) di Roma Capitale, le cui conseguenze si faranno sentire per migliaia di automobilisti residenti e non nell’area metropolitana. Alla giunta Raggi restano poco più di 20 giorni di tempo per garantire l’applicazione del provvedimento approvato ad aprile 2015 dall’amministrazione Marino e implementato da una deliberazione del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca nel novembre 2015, che ha stabilito l’applicazione degli interventi previsti dal Pgtu estendendo alla ztl fascia verde la limitazione di accesso e circolazione già in vigore nella ztl anello ferroviario e riguardante gli autoveicoli alimentati a benzina pre-euro 1 ed euro 1 e gli autoveicoli alimentati a gasolio pre-euro1, euro1 ed euro2.

Il nodo principale che dovrà sciogliere la giunta capitolina riguarda l’eventuale estensione all’anello ferroviario dell’accesso per gli autoveicoli alimentati a benzina Euro2 e a gasolio (diesel) Euro3. L’obiettivo resta infatti quello di ridurre le emissioni inquinanti, soprattutto in seguito alla procedura di infrazione avviata nel 2015 da parte della Commissione europea nei confronti dell’Italia sia per i superamenti dei valori limite del No2 in 15 varie zone e agglomerati del territorio italiano, tra cui Roma, sia per la mancata attuazione di misure appropriate per garantire la conformità ai valori limite di No2.

Ma le conseguenze di queste restrizioni potrebbero avere un forte impatto sulla viabilità, coinvolgendo non solo i cittadini residenti nell’Anello Ferroviario ma anche i tanti pendolari che ogni giorno arrivano da fuori all’interno di esso. Una situazione complessa su cui la giunta Raggi è chiamata a intervenire al più presto e che richiederà un contestuale potenziamento del trasporto pubblico. A quanto si apprende, il Campidoglio è al lavoro ormai da giorni per studiare le misure funzionali e più efficaci che garantiscano la sostenibilità ambientale e la riduzione delle emissioni inquinanti, senza generare disagio in termini di traffico e viabilità ai cittadini romani.