In Colombia si lavora ancora per la pace. Dopo l’accordo raggiunto con le Farc – le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia -, si apriranno ufficialmente il prossimo 7 febbraio a Quito, in Ecuador, le trattative di pace tra il Governo colombiano ed Eln – Esercito di liberazione nazionale -, il gruppo guerrigliero ancora attivo nel paese. Paesi garanti del tavolo di pace saranno la Norvegia, il Cile, Cuba e il Brasile. Sarà presente, con il compito di facilitare le trattative, anche la Chiesa colombiana, che nei mesi scorsi ha dato vita a una Commissione con il compito di accompagnare e facilitare le trattative, guidata dall’arcivescovo di Cali, monsignor Darío de Jesús Monsalve Mejia.
Il conflitto
In oltre 50 anni di conflitto armato tra le Farc, l’Elen, i paramilitari e l’esercito statale, circa 260 mila persone hanno perso la vita. Tra loro, anche migliaia di minori che hanno fatto parte delle fila dei gruppi di guerriglia.
Alto el Fuego
E’ il nome del documentario prodotto dalla Misiones Salesianas che, sia nella città di Cali che in quella di Medellin, si prende cura dei giovani adolescenti che sono riusciti a scappare dai gruppi di guerriglieri. Nel video vengono raccontate le storie di un ragazzo e una ragazza, che per vari problemi familiari e del contesto sociale, hanno deciso di abbandonare la loro casa e, successivamente, di entrare nella guerriglia. Entrambe le storie mostrano, come in un primo momento, tutto sembra nuovo e intrigante, fino a quando però i compagni e gli amici non vengono uccisi, o in battaglia o per la decisione di un capo. Nella Città Don Bosco, a Medellin, gli operatori accolgono e accompagnano questi ragazzi attraverso un percorso personale, aiutandoli a superare i traumi e agevolando il loro reinserimento nella società. Il documentario è stato presentato oggi a Roma, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche due ragazzi che hanno avuto il coraggio di scappare dai gruppi di guerriglieri.
