Moto Gp, Rossi tenta l’impresa: in sella per 4 giri a Misano, con l’orizzonte di Aragon

Rossi c’è? Ancora no, ma ci potrebbe davvero essere. Il recupero lampo prospettato all’indomani del brutto infortunio del 31 agosto scorso sembrerebbe davvero cosa possibile per il numero 46 della Yamaha il quale, a causa di quella brutta caduta durante il test di enduro, aveva riportato la frattura di tibia e perone della gamba destra. Ancora una volta, però, la sorprendente capacità di ripresa del centauro urbinate sembra essersi materializzata per consentire a Valentino di correre nel prossimo appuntamento del motomondiale, in programma ad Aragon, in Spagna. La Yamaha, fiduciosa nella forza fisica e nella determinazione di Rossi, non ha messo nessuno al suo posto per il gp di San Marino e, quasi in risposta al team, oltre che a se stesso, Vale ha bruciato le tappe tornando a girare sulla pista di Misano per quattro giri prima dell’arrivo della pioggia.

Aragon come il Sachsenring?

Nemmeno 20 giorni dopo il crack, Valentino Rossi è tornato quindi in sella a una moto (una Yzf-R1M, versione stradale), replicando in parte la ripresa fulminea del 2010 quando, dopo il grave incidente del Mugello, rimediò la frattura esposta e scomposta di tibia e perone, tornando sorprendentemente in pista poco più di un mese dopo sul circuito del Sachsenring, ottenendo un ottimo quarto posto finale. Nonostante i 7 anni abbondanti trascorsi, Rossi sembra avere ancora la stessa capacità di recupero anche se, al momento, non è ancora certo se davvero potrà essere in pista ad Aragon, il prossimo 24 settembre. L’arrivo delle precipitazioni, infatti, ha consentito solo quattro tornate al Dottore che, girando sulla sua R1M, ha testato le articolazioni della gamba destra cercando di valutarne la resistenza allo sforzo.

Rossi valuta

Nonostante le sensazioni positive, saranno necessarie ulteriori valutazioni per capire se potranno realmente esserci le condizioni per rivedere Rossi in pista già in Spagna. “Deciderà entro mercoledì”, ha fatto sapere la Yamaha in un comunicato. Certo è che, se il recupero lampo non dovesse concretizzarsi del tutto, il ritardo di Valentino nei confronti dell’accoppiata di testa del mondiale formata da Marquez e Dovizioso potrebbe accrescersi in modo decisamente consistente, anche a fronte del – 42 già rimediato dopo l’assenza a San Marino. Una cosa comunque è sicura: Rossi ci proverà fino all’ultimo e, visti i trascorsi, chissà che non ci riesca.