Italiano arrestato in Giappone per un bacio proibito sul metrò

Va bene contrastare molestie e possibili violenze sessuali ma a volte si esagera con le misure restrittive. Lo sa bene un quarantenne italiano, vittima di una brutta disavventura all’estero. L’uomo, Vincenzo B., è stato, infatti arrestato in Giappone per aver dato un bacio sulla fronte a una passeggera di 21 anni della metropolitana di Osaka. Il fatto è stato notato dai presenti e lo sventurato turista è stato subito arrestato dalla polizia di Wakayama. I fatti risalgono a qualche giorno fa e si sono verificati su un treno della JrKisei Line.

Vincenzo non lo sapeva ma il Paese nipponico è molto attento al fenomeno dei maniaci sui mezzi pubblici e anche un gesto innocuo come il suo può essere bollato come un atto osceno. Il fatto, tra l’altro, si è verificato a poche ore di distanza da episodi più gravi che avevano visto come colpevoli protagonisti cittadini stranieri, accusati di aver molestato alcune giovani. L’italiano ha cercato di spiegare: “Si trattava di un semplice saluto, ignoravo che potesse essere contrario alle norme giapponesi”. E invece lo era, come ha avuto modo di notare.

Il fatto, fra l’altro, ha fatto subito il giro di media e social network ed è stato subito ribattezzato “The italian kiss” (il bacio italiano). Uno sfottò un po’ esagerato considerato che il nostro connazionale non stava facendo niente di male. E qui riemerge l’eterno dilemma: meglio un sistema penale flessibile o uno severo? Italia e Giappone da questo punto di vista sono due realtà antitetiche. Nel Paese orientale basta poco per passare un brutto quarto d’ora, qui da noi troppo spesso i criminali la fanno franca. La verità, come al solito, sta nel mezzo. E magari qualche esterofilo ora dovrà ricredersi sulla presunta perfezione dei nostri amici nipponici…