L’Unhcr: nel 2016 oltre 5 mila migranti sono morti nel Mediterraneo

Oltre 5 mila persone sono morte nel Mediterraneo nel 2016, mentre nel solo mese di gennaio del 2017 i migranti dispersi o che hanno perso la vita sono stati 256, di cui 22 nella rotta del Mediterraneo centrale. Sono alcuni dei dati dell’Unhcr presentati nel corso di una conferenza stampa nel porto di Palermo a un anno dall’avvio delle operazioni di soccorso e salvataggio in mare della nave Acquarius di Sos Mediterranee da Valeria Calandra, presidente della sezione italiana della Ong.

Nave Aquarius ha salvato 8.755 vite e accolto a bordo più di 13 mila persone, in 64 operazioni di soccorso in mare. L’83% dei profughi salvati sono uomini; il 17% donne; i minori,invece, sono stati il 24% e di questi nell’84% dei casi erano non accompagnati. Le operazioni di salvataggio portate a termine dalla nave Aquarius nei primi due mesi del 2017 sono state già 14 e hanno consentito il salvataggio di 1.628 persone, mentre sono state 195 quelle accolte a bordo e affidate alle cure del team di Sos Mediterranee e Msf. Acquarius, infatti, opera con a bordo tre team tra volontari, medici (da qualche tempo composta dai sanitari di Medici senza Frontiere) oltre all’equipaggio.

I minori salvati sono stati 402, tra i quali 324 non accompagnati e 14 bambini di età inferiore ai 5 anni. La grande maggioranza dei profughi è risultata proveniente dall’Africa subsahariana: Eritrea, Sudan, Etiopia, Nigeria, Gambia, Guinea, Ghana, Mali, Costa d’Avorio, Senegal. Sono state soccorse anche imbarcazioni con a bordo profughi provenienti da Bangladesh, Siria, Tunisia, Libia e Palestina. Sos Mediterranee lo scorso 13 ottobre ha ricevuto il premio cittadino europeo 2016, assegnato dal Parlamento europeo; un altro riconoscimento(premio per la società civile), invece, è stato conferito il 15 dicembre dal comitato economico e sociale europeo.