“Gesù non dialoga con il Diavolo. No all'ebbrezza della tentazione”

Papa Francesco spiega ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per l'Angelus che “il raffreddore mi costringe a non partecipare a esercizi spirituali”. Quindi Jorge Mario Bergoglio non si recherà oggi pomeriggio ad Ariccia, come era previsto, per gli esercizi spirituali. Il Pontefice propone un'intensa meditazione all'azione malefica del demonio. “Gesù non dialoga con il Diavolo, né la tentazione. Risponde al Diavolo con la parola di Dio. Mai dialogare con la tentazione. Mai dialogare con il Diavolo“.

Non esiste alternativa a Dio 

“Satana  irrompe  nella  vita  delle  persone  per  tentarle  con  le  sue  proposte  allettanti – afferma il Pontefice, che si presenta ai fedeli dopo tre giorni di assenza da ogni impegno pubblico ufficiale per un'indisposizione – mescola  la  sua  alle  tante  voci  che  cercano  di  addomesticare  la  coscienza.  Da  più  parti  arrivano messaggi che invitano a “lasciarsi tentare” per sperimentare l’ebbrezza della trasgressione. L’esperienza di Gesù ci insegna che la tentazione è il tentativo di percorrere vie alternative a quelle di Dio, vie che ci danno la sensazione dell’autosufficienza, del godimento della vita fine a sé stesso. Ma tutto ciò è illusorio: ben presto ci si rende conto che più ci allontaniamo da Dio, più ci sentiamo indifesi e inermi di fronte ai grandi problemi dell’esistenza”. 

La parola divina

“In questa prima domenica di Quaresima, il Vangelo racconta che Gesù, dopo il battesimo nel fiume del Giordano, “fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo”- sottolinea il Papa – Egli si prepara a cominciare la sua missione di annunciatore del Regno dei cieli e, come già Mosè ed Elia, lo fa con un digiuno di quaranta giorni. Al termine di questo periodo di digiuno, irrompe il tentatore, il diavolo, che cerca per tre volte di mettere in difficoltà Gesù. La prima tentazione prende spunto dal fatto che Gesù ha fame, e gli suggerisce: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane”. Ma la risposta di Gesù è netta: sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Dunque, precisa Francesco, “Gesù si richiama a Mosè, quando ricorda al popolo il lungo cammino compiuto nel deserto, in cui ha imparato che la sua vita dipende dalla Parola di Dio. Al secondo tentativo il diavolo si fa più astuto, citando anch’egli la Sacra Scrittura. La strategia è chiara: se tu hai tanta fiducia nella potenza di Dio, allora sperimentala, infatti la Scrittura stessa afferma che sarai soccorso dagli angeli. Ma anche in questo caso Gesù non si lascia confondere, perché chi crede sa che Dio non lo si mette alla prova, ma ci si affida alla sua bontà. Perciò alle parole della Bibbia, strumentalmente interpretate da satana, Gesù risponde con un’altra citazione: sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”. Infine, “il terzo tentativo rivela il vero pensiero del diavolo: poiché la venuta del Regno dei cieli segna l’inizio della sua sconfitta, il maligno vorrebbe distogliere Gesù dal portare a compimento la sua missione, offrendogli una prospettiva di messianismo politico. Ma Gesù respinge l’idolatria del potere e della gloria umana e, alla fine, scaccia il tentatore dicendogli: “Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. E a questo punto, presso Gesù, fedele alla consegna del Padre, si avvicinano degli angeli per servirlo”.

L'aiuto ai rifugiati

“Sono rattristato dalla notizia di tanti cacciati via dalla guerra. Migranti che chiedono rifugio e aiuto“, ha detto il Papa, dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, dopo l’Angelus davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in piazza San Pietro, aggiungendo che in questi giorni “la cosa è diventata molto forte”. Quindi “auguro a tutti che il cammino quaresimale, da poco iniziato, sia ricco di frutti spirituali e ricco di opere di bene“. 

A Santa Marta 

Il Papa dunque non si recherà, insieme alla Curia, alla Casa del Divin Maestro, ma seguirà gli esercizi spirituali da Casa Santa Marta in Vaticano. Continua ad essere affetto da raffreddore e tosse. Più volte, nel corso dell'Angelus, si è dovuto interrompere proprio a causa della tosse. È da giovedì, evidenzia l'Ansa, che il pontefice è rimasto, a causa di questa indisposizione, a Santa Marta, dove ha proseguito a celebrare messa e ad avere degli incontri, rinunciando invece agli appuntamenti fuori dal Vaticano e anche a quelli previsti nel Palazzo Apostolico.