Serie A: Caldara espugna il San Paolo, la Juve vola a +10 sulla Roma

Nei match d’apertura della 26ma giornata di Serie A, una grande Atalanta, trascinata da una doppietta di Mattia Caldara, espugna il San Paolo battendo il Napoli per 2 a 0. Una vittoria importante anche per la Roma, che con l’Inter avrà la possibilità di allungare sui partenopei per assicurarsi il secondo posto. E mentre i bergamaschi intravedono la Champions League, la Juve vince in casa 2-0 contro l’Empoli, centrando il trentesimo successo allo Stadium consecutivo in campionato, portandosi momentaneamente a più 10 sui capitolini.

Napoli-Atalanta

Al San Paolo, sotto una pioggia battente, Gasperini schiera il solito 3-4-2-1 con linee molto compatte. I bergamaschi da subito dimostrano tanta aggressività nella metà campo avversaria. Arginare i giocatori del Napoli è certamente complicato, ai nerazzurri serve anche fortuna come al 6′, quando il destro a giro di Insigne scheggia la traversa. Ma il piano tattico degli ospiti funziona e il gol del vantaggio, segnato al 28′ da Caldara sfruttando al meglio il primo corner della partita, non arriva a caso, perché nella prima mezz’ora l’Atalanta non rischia più nulla e anzi spaventa i padroni di casa quando riesce a recuperare il pallone nella metà campo avversaria.

Incassato il gol, il Napoli reagisce: un paio di conclusioni imprecise dello spento Zielinski e di Diawara, un sinistro centrale di Insigne e due lampi di Mertens, che prima si divora un gol a tu per tu con Berisha e poi costringe il portiere nerazzurro a una grande deviazione sulla punizione battuta al 45′. Al rientro in campo dopo l’intervallo, però, il ritmo del Napoli non è lo stesso e l’Atalanta prende in mano la partita. Un brutto errore di Maksimovic consegna dopo ventotto secondi la palla del raddoppio a Petagna, ma l’attaccante nerazzurro non riesce ad angolare la conclusione.

Il secondo tempo

L’Atalanta controlla il possesso palla e gioca stabilmente nella metà campo avversaria, collezionando calci d’angolo. Sarri inserisce Milik per uno spento Hamsik e passa alle quattro punte per scuotere la squadra, Mertens impegna Berisha dal limite dell’area ma la svolta positiva per il Napoli sembra arrivare al 67′, quando Kessiè rimedia la seconda ammonizione in pochi minuti e lascia l’Atalanta in dieci uomini. Tre minuti dopo, però, la squadra di casa si fa sorprendere addirittura in contropiede da Caldara, che sfrutta al meglio il cross di Spinazzola e batte per la seconda volta Reina.

Solo a quel punto il Napoli prova a risvegliarsi. Sarri mette in campo anche Pavoletti al posto di Insigne e i padroni di casa assediano l’area avversaria, ma l’unica grande occasione la spreca Callejon sbagliando la mira di testa sul preciso cross di Ghoulam. Nel finale Berisha ferma i tentativi di Pavoletti e Albiol e blinda i tre punti: l’Atalanta fa festa e sogna l’Europa.

Juve-Empoli

Allegri ricorre a un moderato turnover con Sturaro e Marchisio al posto di Dybala e Khedira. In difesa torna Leonardo Bonucci, affiancato al centro da Rugani. Riposo per Chiellini e Barzagli, così per Buffon, sostituito da Neto. Dalla parte opposta Martusciello schiera i suoi con un 4-3-1-2 in cui El Kaddouri agisce nelle vesti di rifinitore per Pucciarelli e Marilungo.

Il match

Fin dai primi minuti di gioco la Juventus mette all’angolo l’Empoli. Al 5′ sponda aerea di Mandzukic per Higuain, che da distanza ravvicinata non trova il guizzo giusto calciando debolmente. Un minuto dopo cross teso di Dani Alves dalla destra e colpo di testa a lato di Mandzukic. Il croato ha sui piedi la palla dell’1-0 qualche minuto dopo ma l’ex Bayern Monaco in spaccata mette a lato di un soffio sul tentativo dello scatenato Cuadrado. Al 23′ break dell’Empoli. Sugli sviluppi di una ripartenza El Kaddouri approfitta di un’indecisione di Rugani per involarsi verso la porta. Il marocchino calcia però a lato dal limite dell’area. Quella degli ospiti però è un’occasione estemporanea in un monologo bianconero.

Al 27′ Dani Alves crossa sul secondo palo per Mandzukic, la cui schiacciata di testa non inquadra lo specchio della porta. Con il passare dei minuti la Juve aumenta i giri del proprio motore ma pecca di lucidità sotto porta. Alla mezz’ora infatti ancora Mandzukic si divora un gol fatto facendosi ipnotizzare in uscita da Skorupski dopo una palla con il contagiri messa da Higuain. Al 35′ la Juve spreca un’altra ghiotta occasione sull’asse Higuain-Mandzukic, tre minuti dopo cerca gloria anche Pjanic, la cui conclusione a giro dal limite dell’area termina a lato di un niente.

La ripresa

Nella ripresa i padroni di casa trovano quello che era mancato nel primo tempo: i gol. Al 3′ Mandzukic di testa serve in area Higuain, che strozza la conclusione calciando debolmente. Due minuti dopo Neto compie la sua prima vera parata della partita bloccando la conclusione insidiosa di Mauri. I campioni d’Italia insistono e al 7′ passano. Cross di Cuadrado dalla destra, Manduzkic prende l’ascensore e dopo tanti errori questa volta va a segno, con la palla che colpisce la parte inferiore della traversa e carambola su Skorupski prima di finire in rete. L’Empoli tenta una timida reazione con una conclusione di El Kaddouri, ma la Juve cinica della ripresa ha preso il posto di quella sprecona del primo tempo.

Al 20′ Dani Alves crossa per Higuain, la palla finisce dal lato opposto per Alex Sandro che si gira e batte il portiere con un diagonale rasoterra. La partita di fatto finisce qui, con la squadra di casa che gestisce il vantaggio e dosa le forze in vista dei prossimi impegni. Allegri concede anche uno scampoli di partita a Dybala che regala l’ultimo sussulto allo Stadium sfiorando l’eurogol con un sinistro a giro da fuori area di poco fuori bersaglio.