Pd: un tavolo programmatico per accordo con M5S

Si riuniranno domani [domenica 25 agosto, n.d.r.] alle 15 i sei tavoli di lavoro per il programma sui dossier da portare al confronto con il M5S. Prosegue il lavoro sulla definizione degli obiettivi programmatici, dalle istituzioni all'economia, dal welfare allo sviluppo sostenibile, partendo dalle priorità fissate nel documento approvato all'unanimità dalla direzione, che ha dato mandato al segretario Zingaretti di verificare le condizioni per la nascita di un esecutivo di legislatura”. Così in una nota il coordinatore della segreteria Pd Andrea Martella.

Prosegue il dialogo tra Cinque Stelle e Pd in cerca di un accordo, dopo l'incontro di ieri sera a cena tra Di Maio e Zingaretti. Il nodo è quello della scelta del premier con il Movimento che spinge per il nome di Giuseppe Conte – da oggi impegnato nel G7 in Francia – e il segretario del Pd Nicola Zingaretti che evidenzia la necessità di “un governo di svolta per rimarcare la discontinuità con l'esecutivo giallo-verde”. 

Le dichiarazioni

“Mi auguro non esista l'ipotesi del doppio forno”. Lo ha detto il segretario Pd Nicola Zingaretti ad Amatrice, dove si trova per le commemorazioni del terremoto, sulla trattativa con il M5S per il governo. “Noi crediamo che sia importante aprire con tutte le nostre forze una nuova fase politica, è necessario dar vita a un governo di svolta, per il lavoro, per la crescita, che affronti la situazione politica con un nuovo modello per aprire una nuova stagione. Per questo abbiamo chiesto un governo in discontinuità con quello che ci ha visto tra gli oppositori”: Così Nicola Zingaretti su Facebook. “Io sono sempre ottimista, credo che questa fase però vada fatta ascoltando e rispettandoci l'uno con l'altro”, ha detto il segretario.

“Ieri con la delegazione del M5S abbiamo stabilito un percorso per arrivare ad un accordo di governo serio e responsabile. Il confronto va avanti esattamente nelle modalità stabilite. Siamo convinti che, senza ultimatum e senza veti, riusciremo a dare un governo al Paese”, ha rimarcato il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

“La trattativa la gestisce Zingaretti, sulla base della linea stabilita in direzione, ed è lui ad aver detto no all'ipotesi di un governo Conte bis”. Così Maria Elena Boschi avvicinata dall'Ansa al Ciocco, in Garfagnana, nell'ultimo giorno della scuola di politica di Matteo Renzi, risponde ad una domanda su un reincarico al premier dimissionario Giuseppe Conte, posto ieri da Luigi Di Maio a Nicola Zingaretti come condizione per un governo M5s-Pd.

Accordo auspicabile per Roberta Lombardi, capogruppo M5s nella Regione Lazio. Secondo la dirigente, l'accordo col Pd è possibile poiché “perché abbiamo una cornice di valori in comune. E poi abbiamo l'impegno con i cittadini di portare avanti i punti di programma con cui ci siamo presentati alle scorse Politiche” anche se “l'ipotesi delle elezioni è sempre li'”. Ci si dovrebbe concentrare “più sulle cose da fare che sui nomi – aggiunge su Skytg24 -. Dopodiché il presidente Conte, che non è mai stato iscritto al Movimento, si costruito una grande credibilita' anche a livello internazionale. E' una risorsa del Paese, che va valorizzata”.